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FIGC, Gravina: “Calcio femminile va difeso e valorizzato”

Gravina

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato del futuro del calcio femminile e delle misure da mettere in atto per valorizzarlo al massimo

redazionecittaceleste

ROMA - Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato del futuro del calcio femminile e delle misure da mettere in atto per valorizzarlo al massimo. Ecco cosa ha detto a La Gazzetta dello Sport: "Dovremo difenderlo e valorizzarlo. Dobbiamo gettare le basi perché a queste ragazze sia consentito il salto di qualità che meritano. È un impegno concreto che si è preso la Figc: dal 1° luglio 2020 lo status delle calciatrici cambierà".

"Le ragazze invocano il professionismo? E certamente ci arriveranno. Ma pensare di introdurlo oggi, consentitemelo, significa non avere idea dei rischi che questa scelta comporterebbe. Sarebbe un salto triplo, dai costi per molti ancora insostenibili. Noi ora abbiamo il dovere di creare i presupposti per espandere il movimento femminile, ma dobbiamo innanzitutto valutare l’impatto che un cambio di status provocherebbe sul sistema. Non possiamo esporlo al rischio di perdere partecipanti".

Sulle azioni nell'immediato: "Dobbiamo recuperare un gap ventennale, ciò nonostante le nostre ragazze sono riuscite ad entrare tra le prime otto del mondo. Un’impresa incredibile. Nell’ultimo Consiglio federale abbiamo approvato il nuovo regolamento della Divisione calcio femminile, con un Direttivo eletto dal Consiglio federale e dall’assemblea dei club. Adesso è il momento di accantonare gli slogan e progettare il futuro con senso di responsabilità: dobbiamo darci una prospettiva dove tutele e status non prescindano dalla sostenibilità. Ripeto, oggi aumentare il carico fiscale sulle società potrebbe indurre a dolorose rinunce. Dobbiamo scongiurarlo".

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