ROMA - Tra le protagoniste dell'Italia femminile ai Mondiali di Francia vi è stata senza dubbio Elena Linari.
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Italia femminile, Linari: “Vogliamo la giusta ricompensa”
Ecco le parole del difensore dell'Italia femminile, Elena Linari
Ecco come quest'ultima si è espressa sull'esperienza appena conclusa e non solo a Tuttosport: "L’annata a Madrid è stata dura, da titolare quasi inamovibile mi sono ritrovata a fare anche la panchina e alcune volte addirittura la tribuna. Ho pianto non lo nego, ma quelle lacrime mi hanno fatto capire che il rischio che stavo correndo mi sarebbe servito in futuro. E l’occasione alla fine si è presentata il 9 giugno quando ho giocato e vinto la prima partita del Mondiale con l’Italia. Questa esperienza ha rappresentato per tutte noi una svolta. Mesi fa pochissimi avrebbero creduto in questo grande successo e invece adesso molti hanno interessi a salire sul carro dei vincitori".
E continua: "Noi in Italia siamo dilettanti, se volessimo lavorare dovremmo trovarci un part time o comune un lavoro che ci permetta di restare a casa nei fine settimana, se volessimo studiare dovremmo sperare di non avere allenamento durante le lezioni e capite che la situazione si complica perché se vuoi arrivare ai quarti di finale di un Mondiale non puoi permetterti di lavorare durante l’anno, allenarti alle otto la sera e tornare a casa distrutta per poi ricominciare. Questa è la condizione di molte giocatrici, era la mia fino a qualche anno fa. Qualcosa sta cambiando, ma il ferro va battuto finché è caldo e vorremmo che i nostri sforzi venissero ripagati e che ricevessimo la giusta ricompensa, sopratutto per impostare delle basi solide per il futuro".
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