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L’AVVERSARIO – L’Udinese: un 3-5-2 difensivo, la Lazio dovrà scardinare il muro

L'analisi dell'avversario: l'Udinese

redazionecittaceleste

Di Giovanni Manco

ROMA - Altro giro altra corsa: domani all'Olimpico la Lazio affronterà l'Udinese, gara valida per la 14esima giornata di Serie A Tim. I friulani saranno condotti di mister Gotti - alla sua quarta presenza in panchina - in attesa di capire chi sarà il tecnico effettivo (Donadoni in pole, ndr).

Il lavoro di Gotti è tuttavia buono, non a caso il club sta cercando di convincerlo a restare alla guida della squadra fino al termine della stagione. Il gruppo è tutto dalla parte del tecnico, e questo sembra essere il principale punto di forza della squadra friulana: l'affiatamento. Unione che si rispecchia anche nel modo di giocare della squadra, il 3-5-2 di Gotti è guardingo ed operaio, con un grande spirito di sacrificio da parte di tutto l'11. I difetti sono tanti, in primis la poca propensione al gol come dimostrato dalle sole 9 reti messe a segno fin qui in campionato, secondo peggior attacco insieme alla Sampdoria.

Lazio e Udinese giocheranno a specchio con i rispettivi 3-5-2, ma il modo di interpretare il modulo è completamente differente: alta e verticale la Lazio, bassa e attenta a non scoprirsi troppo l'Udinese. Il principale pericolo sarà infatti quello di dover scardinare l'inevitabile muraglia umana che erigerà Gotti, con il rischio crescente di poter trovare sempre maggiore fatica con lo scorrere del tempo, segnare subito potrebbe mettere Inzaghi ed i suoi in una comfort zone.

La Lazio è senza dubbio favorita, ma dovrà stare attente e guardarsi bene dalle insidie che questo match può nascondere: i friulani la metteranno sul piano dell'intensità, servirà tanta testa oltre alla solita qualità dei tenori biancocelesti.