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Lazio, il libro per i 120 anni presentato da uno degli autori a LSC

Lazio

In occasione del 120esimo anniversario dalla fondazione della società, la Lazio ha deciso di mettere insieme un libro che ne racconti la storia

redazionecittaceleste

ROMA - In occasione del 120esimo anniversario dalla fondazione della società, la Lazio ha deciso di mettere insieme un libro che ne racconti la storia. Fabio Argentini, uno degli autori, è intervenuto a Lazio Style Channel per parlarne: "L'obiettivo era riassumere in un libro tutto ciò che è stato scoperto negli scorsi anni, come un'enciclopedia biancoceleste. Su questo libro ci hanno messo le mani in molti. Sono 320 pagine, anche se il libro parte raccontando i momenti più importanti storia della Lazio nelle prime 40 pagine. Parlando di tutte le discipline che compongono la Lazio, che non è solo calcio ma non è solo una Polisportiva. È una società andata a braccetto con la storia dell'Italia e del costume italiano del '900. Il primo nucleo dei boy-scout in Italia per esempio nasce con la Lazio, alla quale si è affidato Colombo. La Lazio non è solo calcio e non è solo sport. A Roma il concetto di sport per tutti non esisteva, lo portò il Generale Cadorna e poi i Bersaglieri, Pionieri della nascita della società a Piazza della Libertà".

UNA BOTTEGA STORICA - "Dopo l'introduzione c'è un grande album fotografico diviso per decenni, che poi raccontiamo. Poi l'ultima parte è dedicata agli stadi nei quali la Lazio è stata protagonista. Ha giocato a Piazza D'Armi nel 1901 quando il calcio era davvero una cosa per Pionieri, Villa Borghese, La Rondinella. È un materiale unico. Non ci siamo fermati all'archivio della società, del Corriere dello Sport. Ma siamo andati molto più in là nel reperire le fonti. Per esempio si vede lo storico Sante Ancherani montare i pali della porta a Villa Borghese. Sfogliando questo libro si ha la convinzione di come la Lazio sia molto oltre a tutte le altre squadre. Si parla del passato, ma anche del presente e del futuro. Oggi ci sono 10.000 atleti che si svegliano a Roma e si allenano con l'aquila sul petto, grazie alla nostra Polisportiva e al presidente Buccioni che ha lavorato, insieme alla sua famiglia, per rendere sempre più grande questa realtà. I più giovani forse non si rendono conto di quanto significhi la Lazio. A Roma lo sport non sarebbe quello che è senza questa società, è un dato incontrovertibile che ammettono tutti gli storici dello sport che hanno anche colori diversi rispetto ai nostri. La Lazio è una bottega storica, un bene da salvaguardare".