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IlMessaggero, Lazio dall’Atalanta all’Atalanta: dal punto più basso alla vetta

Lo scorso 19 ottobre qualcosa è cambiato, adesso i biancocelesti puntano davvero allo scudetto

redazionecittaceleste

ROMA - Qualcosa quel giorno è cambiato. Saranno state le parole di Inzaghi all’intervallo, i gol di Immobile o quello di Correa, la rivalità con Papu e compagni o la paura di scivolare ancora più giù in classifica, ma quel 19 ottobre del 2019, la Lazio, rimontando tre gol in appena quarantacinque minuti, è diventata una squadra competitiva per lo scudetto. Una potenziale traccia per una favola ancora tutta da scrivere. Da lì, Luis Alberto e compagni hanno infilato undici vittorie consecutive e non si sono più fermati, arrivando a contendere il titolo alla Juventus. Adesso il campionato biancoceleste riparte proprio da Bergamo, contro un’Atalanta che, per forza e qualità, incute sempre timore, soprattutto dopo la gara col Sassuolo chiusa in ventuno minuti. Ma all’interno dello spogliatoio, da qualche settimana, il leitmotiv è sempre lo stesso “Con loro è iniziato il nostro sogno e sempre contro di loro dovrà riprendere”. Una carica che assomiglia tanto a quanto detto da Inzaghi durante l’intervallo di quella famosa partita da dove tutto è partito.

ATTACCO TOP CONTRO BUNKER

Quella data, il 19 ottobre, è segnata con un “circoletto” rosso dal tecnico. La fine del primo tempo sembrava un incubo, sotto di tre gol e con il timore di veder finito tutto, forse anche il futuro biancoceleste. All’intervallo quella Lazio lì, oscillava tra il nono e il decimo posto, con otto punti dall’Atalanta terza, a cinque dal Napoli quarto e dietro perfino a Roma, Fiorentina e Cagliari. Invece, alla fine fu pareggio e da quel giorno, i biancocelesti hanno prima rimontato la squadra di Gasperini e poi, gara dopo gara, superato tutti, arrivando perfino primi in classifica per qualche ora il 29 febbraio dopo la vittoria sul Bologna. Un cammino che non ha eguali. Il distacco dalla stessa Atalanta ora è triplicato. Tra due giorni le due formazioni si ritroveranno l’una davanti l’altra, con i nerazzurri che ancora non hanno dimenticato la rimonta e meditano vendetta, mentre la Lazio vuole ribadire la sua forza e coltivare il suo sogno. Si affrontano tra l’altro, il miglior attacco della serie A e la miglior difesa del campionato. I bergamaschi viaggiano a una media pazzesca di quasi tre reti a partita (73 gol in 26 partite), mentre la Lazio è quella che ne ha incassati di meno. L’unica squadra che è riuscita a rifilare tre gol in un’unica gara agli Inzaghi Boys è stata proprio l’Atalanta.

MARUSIC GIOCA LEIVA NO

La formazione bergamasca vista col Sassuolo sembra essere quella di febbraio, la Lazio resta un’incognita, anche se da Formello lo staff tecnico appare quanto meno ottimista sulla condizione. Un po’ meno sugli acciaccati. Leiva non ci sarà (forse partirà comunque col gruppo), il suo posto verrà preso da Parolo. Lulic invece c’era, ma a Bergamo e per molto tempo ancora non ci sarà. Al suo posto giocherà Marusic che ieri è tornato in gruppo ed è in vantaggio su Jony. In difesa Acerbi e Radu con Patric, grande protagonista all’andata insieme a Cataldi, che rileverà Luiz Felipe infortunato. In attacco Immobile e Caicedo, con Lazzari, Milinkovic e Luis Alberto a completare la formazione. La squadra partirà alle 18 per Bergamo, a Fiumicino il controllo per l’imbarco avverrà sottobordo direttamente dal pullman. La Lazio resterà due notti in un albergo vicino all’aeroporto di Bergamo. Ogni giocatore, dirigente e tesserato avrà una stanza singola, ognuno dovrà essere munito di autocertificazione e dotato di mascherina. Immobile e compagni rientrano nella capitale giovedì mattina.

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