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Lazio, è tornato l’incubo dei secondi tempi

Nel 2019 su 22 partite ne sono state perse 10, gettati al vento 16 punti compresi i tre di domenica a Ferrara

redazionecittaceleste

ROMA - Ancora non serve l'esorcista, chiamate un acchiappafantasmi. Perché se il pari era stato acciuffato proprio nella ripresa nell'ultimo derby, al Mazza torna invece l'incubo dei secondi tempi: nel 2019, in campionato, su 22 partite ne sono state perse dieci. Riemergono gli antichi difetti. Ora sono già stati persi 5 punti in classifica. Addirittura nell'anno solare ne sono stati gettati addirittura 16.

Tutto iniziò il 27 gennaio con la Juve quando l'autogol di Emre Can venne ribaltato dal rigore di Ronaldo nel finale (1-2). Il 17 febbraio la Lazio vinceva a Genova con un gol di Badelj al 44', Sanabria prima e Criscito dopo lo vanificavano al 94'. A Firenze il 10 marzo Muriel strappava il pari (1-1), il 3 aprile a Ferrara si passava dallo 0 a 0 alla prima grande disfatta col penalty di Petagna. Dieci giorni dopo, col Milan, 1 a 0 firmato Kessie nella ripresa. All'Olimpico il ko successivo col Chievo (1-2, tutto nei secondi 45') e il definitivo addio alla Champions. Confermato anche dallo scontro diretto con l'Atalanta del 5 maggio: 1 a 1 e palla al centro nel primo tempo, 1-3 nel secondo. Con Bologna e Torino (da 1-0 a 3-3 e da 0-0 a 3-1) s'era chiuso il conto dello scorso campionato. Adesso riparte in rosso con la Spal pure questo. Non può essere più un caso il continuo crollo. E' dovuto alla filosofia dispendiosa del gioco. In più è aumentata l'età media della Lazio. Non è solo un discorso d'atteggiamento, forse è il caso di rivedere qualcosa subito.

EUROPA

Domani bisognerà voltare pagina in Europa. Anche se proprio lì era iniziata questa brutta tendenza, impossibile dimenticare Salisburgo del 12 aprile 2018. Ai quarti i Red Bulls trovarono 4 centri in 20' del secondo tempo. I black out biancocelesti non conoscono competizione, s'erano riaffacciati anche in Coppa la scorsa stagione. Tralasciando quelli innocui contro Apollon e Francoforte nelle ultime gare del girone, col Siviglia nei sedicesimi un'ingenuità di Marusic al 71' (espulso) aveva infranto ogni speranza di passaggio del turno. Adesso si riparte da Cluj con l'esordio in Europa. In Romania oggi l'ultima rifinitura. Inzaghi parlerà alle 19 (18 italiane) in conferenza, ieri i panni sporchi li ha lavati in famiglia.

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