ROMA - La Lazio si batte per la conclusione del campionato, ma non può andare oltre quanto sarà permesso: «In un contesto generale d'incertezza le potenziali ricadute economiche saranno oggetto di costante monitoraggio. Il valore dei diritti alle prestazioni dei calciatori non dovrebbe risentire in modo significativo della crisi sanitaria». Già, perché c'è pure il rischio che si svalutino i big della rosa. Intanto dal bilancio emerge l'ennesima clamorosa plusvalenza estiva (14,561 milioni) con le cessioni dei baby Neto (18), Jordao (9) e Murgia (4). Una vendita complessiva da 31 milioni, che ha foraggiato le entrate di Vavro (10,5), Lazzari (14), Jony (1,5 milioni d'intermediazione, quasi 17 milioni in totale i debiti per consulenze nei trasferimenti), i giovani Dziczek (2), Kyine (1) e l'enfant prodige Raul Moro, pagato addirittura 6 milioni al Barca. A gennaio risparmiati oltre 2 milioni d'ingaggi con i prestiti di Berisha, Durmisi e Casasola. Chi è rimasto deve percepire ancora gli stipendi di gennaio e febbraio (oltre 1.9 milioni di premi individuali pagabili entro il 30 settembre) e, in caso di stop definitivo della Serie A, come preannunciato da Tare, può subire dei tagli per i prossimi mesi. E' partita già la trattativa con giocatori, che farebbe risparmiare a Lotito quasi 25 milioni.
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Lazio, i giocatori devono percepire gli ingaggio di gennaio. E si tratta già sul taglio…
Lotito spera in un risparmio di 25 milioni, anche se preferirebbe far ripartire prima il campionato
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