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Lazio, il calcio d’Inzaghi è di nuovo totale

Mercato Lazio, si guarda ai giovani: tre gioielli sui radar biancocelesti

Tutti attaccano e tutti difendono. Tre gol segnati e zero subiti: "E' il miglior esordio della mia gestione"

redazionecittaceleste

GENOVA - Tocchi di prima, aperture, grinta e tanto coraggio. Gioca a memoria, la Lazio. Ed è solo l'esordio. Inzaghi gongola, ma non vuole esultare prima del previsto: «Sicuramente è il debutto migliore da quando alleno qui, ma non ero sicuro da Auronzo perché avevo visto che i miei ragazzi lavoravano con grande voglia». In ritiro Simone ha ritrovato la sua Lazio, adesso riecco pura la sua filosofia:

«C'era il pericolo di perdere gli stimoli dopo quattro anni, ma ho la fortuna di avere uno staff e dei ragazzi straordinari». Tutti attacco, tutti in difesa, perché non basta fare gol ma sacrificarsi pure per la squadra. Nel precampionato la difesa aveva evidenziato vecchi limiti, sotto la Lanterna solo applausi. Strakosha fa due parate top, ma in 10 difendono la sua porta inviolata e poi si catapultano in quella avversaria: «Potevamo fare alla Samp più di tre reti. Se continueremo con questo spirito potremo davvero toglierci grandi soddisfazioni. Già sono arrivato in passato, ma ho già detto che quel che è stato è stato ».

DIFESA

Eppure corsi e ricorsi storici riportano a questo risultato. Tre a zero a Di Francesco, come nel derby dello scorso due marzo. A proposito, questo successo porta ancora più ottimismo: «Dovremo essere bravi a recuperare in questi giorni - spiega Inzaghi - per la partita delle partite». Per l'highlander Acerbi non vi preoccupate: «E 'tutto ok, l'ho tolto anche per l'ammonizione». Francesco rideva e scherzava ieri al Ferraris sotto la doccia, non rinuncerà mai a giocare contro la Roma. Ora dietro è stata ritrovata la quadratura, anche perché Milinkovic e Luis Alberto riescono a illuminare e a correre su ogni palla. Sulla fascia destra finalmente c'è una vera arma. Impressionante l'inserimento di Lazzari puro per chi lo ha visto dalla panchina: «E 'un grandissimo giocatore con una voglia esagerata. A meno di 24 ore dall'intervento alla mano si voleva allenare». Chi può dubitarne, dopo averlo visto ieri fare fiammate.

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