ROMA – Quaranta giorni dopo l’ultima volta, torna in porta. E ripiombano le critiche su Strakosha. Troppo molle sul primo gol di Arslan, nonostante la deviazione d’Acerbi decisiva. Soprattutto rallentato sulla terza rete di Forestieri sotto le sue braccia. Lo stesso giocatore dell’Udinese lo aveva graziato di testa prima nell’area piccola, per la sua mancata uscita. Strakosha torna a dividere la folla. C’è chi lo difende a oltranza, nonostante dopo il lockdown non sia mai tornato nemmeno fra i pali quello di prima. Chi invoca subito il ritorno di Reina, dopo appena una partita. Inzaghi continua a difendere Thomas, ha sbandierato il suo ruolo di primo in ogni conferenza. Forse però è proprio questo il problema, che spinge Simone a dover sempre ribadire la sua titolarità. Forse Strakosha ora soffre, più o meno inconsciamente, la presenza di Reina. E’ come se l’acquisto ingombrante di un portiere esperto e di personalità abbia minato le sue certezze e tirato via ogni sicurezza. Tuttavia avere un secondo forte è un bene per la squadra e Thomas deve capire questa scelta senza subirne la conseguenza. Strakosha rimane un buon portiere, ma se l'albanese in questo momento non è affidabile tra i pali, suo storico punto di forza, meglio far giocare lReina fondamentale coi piedi per il gioco biancoceleste.
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Lazio, Strakosha di nuovo sotto processo. Reina può sostituirlo
E' come se l'acquisto ingombrante di Pepe stesse minando le sue sicurezze
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