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Mal di trasferta: è il peggior trend dell’era Inzaghi

Terza per rendimento casalingo, la musica cambia fuori dall'Olimpico

redazionecittaceleste

ROMA - Il mal di trasferta sembra essere tornato un problema, fuori dalle mura amiche la Lazio fatica in termini di risultato. Lo analizza il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna: se gli uomini di Inzaghi risulterebbero al terzo posto per rendimento interno, la musica cambia circoscrivendo l'analisi alle trasferta.

Sono solo 4 i punti conquistati lontani dall'Olimpico, in questa stagione (tredicesima forza del campionato). Ed il rendimento non cambia nemmeno in Europa League: una vittoria in casa, una sconfitta in trasferta.

Sono i secondi tempi a creare problemi ai biancocelesti, perché è da lì che partono le imprese degli avversari. Il 25 settembre è la volta di Milano, di San Siro, dell’Inter. Qui la Lazio non è andata in vantaggio, non ha segnato neanche una rete e la partita è finita 1-0 per i padroni di casa. Da ultimo la trasferta di Bologna, stavolta l’unica in questa serie negativa di risultati dove Immobile e compagni non sono partiti con il +1 sul tabellino, ma hanno dovuto rincorrere l’avversario: un punteggio che si è solidificato nel primo tempo, grazie alla doppietta del capocannoniere Ciro. Ieri il 2-1 pesante che riduce di molto le speranze di qualificazione in Europa League e una sequenza di mancate vittorie che arriva a 5 consecutive: l’ultimo precedente per la Lazio risale al 2016, dove da gennaio a marzo Stefano Pioli aveva racimolato 8 pareggi consecutivi in trasferta. Con questo trend l'obiettivo Champions League rischia di allontanarsi in maniera importante, urge un cambiamento di tendenza.