ROMA - Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò è tornato a parlare e lo ha fatto al quotidiano La Stampa. Ecco come si è espresso: "Il calcio è stato molto bravo a perseguire gli obiettivi con determinazione e abnegazione, devo dargliene atto. E a farlo senza cercare di aggirare gli ostacoli. Il governo e il ministro Spadafora non hanno deragliato dalla propria strada, non hanno ceduto alla tentazione: nessuno sconto al calcio rispetto ai cittadini sui protocolli. Il problema non era tornare a giocare, ma riprendere con protocolli ben precisi. Avevo chiesto un piano B, ho sentito il ministro dire che c'è, e c'è pure il C. Non è mio compito giudicarli, ma mi fa piacere. Il calcio aveva il diritto/dovere di provare a ripartire. Usciamo tutti a testa alta. Si poteva non perdere tempo all'inizio stabilendo subito le regole senza cercare percorsi alternativi. Quando uno viene travolto dal virus, non può scegliere. Si perde e basta. Si tratta di subire meno danni possibili, il calcio l'ha finalmente capito ma stando dentro i protocolli. Non chiedendo condizioni speciali. E ripartendo anche con una competizione in chiaro che può accontentare tutti".
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