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Malagò: “Mai sostenuto che il calcio non debba riprendere. Gravina? Non lo invidio”

Notizie Lazio - Parla Malagò

Le sue parole

redazionecittaceleste

ROMA - Giovanni Malgò - presidente del Coni - è intervenuto ai microfoni di Sportitalia. Le sue parole: "Io non ho mai sostenuto la tesi che il calcio non debba ripartire. Anzi, ho sostenuto il contrario. Il calcio è un'impresa e chi è quel matto che non pensi che l'impresa non debba rimettersi in moto? C'è poi anche una componente sportiva che sappiamo quanto sia collegata a questo meraviglioso gioco che è il più amato del nostro paese. Io ho sempre sostenuto che il calcio, essendo un'azienda atipica rispetto a qualsiasi altra, ha delle dinamiche. Il calcio ha una molteplicità di individui coinvolti in questa ripresa. Indispensabile ripartire ma visto che questo è un paese dove nessuno sa come svolgere un'attività, era doveroso avere un piano B. Questa è una cosa che difficilmente possa essere smentita. Porte chiuse? Siccome non è all'ordine del giorno giocare a porte aperte. Questo documento iniziale non presenta la presenza di pubblico. In uno step successivo magari, sentite le istanze di tutte le Federazioni, può essere preso in carico".

Sul protocollo: "Come al solito voi fate bene il nostro mestiere. Io sto solo citando. Non mi si può dire che il calcio, legittimamente, no stia giocando una sua partita. Io non ho detto che non è conforme, ho detto che non ha avuto l'interlocuzione della Federazione dei Medici Sportivi. Ha voluto giocarsela da solo questa partita. Magari è migliore e viene approvato. Loro hanno scelto questa strada. Gravina? Ha ragione Gravina quando dice che non vuole essere il becchino del calcio. Non lo invidio, è una situazione complicata".