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RisCorrea, l’Atalanta per dimenticare Bologna

L'anno scorso segnò la rete decisiva agli orobici in Coppa Italia, può ancora farsi perdonare il rigore fallito due domeniche fa al Dall'Ara

redazionecittaceleste

ROMA - Aveva da tempo firmato, non è un caso che il rinnovo sino al 2024 venga annunciato la settimana dopo il rigore sbagliato. E' tutta al fianco di Correa, la Lazio. Si stringe intorno al suo talento, blindato con 2,5 milioni più bonus di stipendio e una clausola da 80 milioni sul contratto. Ora è ufficiale, la scorsa settimana sul sito è stato diramato il comunicato poco prima che Joaquin scendesse in campo per l'allenamento. E mentre Lotito diceva la sua all'Olimpico sull'assenza di personalità di un gruppo troppo poco cinico. Coi tanti gol sbagliati in quest'inizio di campionato, proprio Correa è uno di quelli finiti sul patibolo. Sotto porta manca il salto, adesso l'argentino è di nuovo in cerca di riscatto. Proprio con quell'Atalanta contro cui per la vittoria della Coppa Italia è stato decisivo l'anno scorso con il raddoppio al novantesimo. La sua velocità dovrà servire per vincere questo scontro diretto e risalire la china per la Champions.

LEIVA SQUALIFICATO

E pensare che a Bologna a rimettere in riga la sfida, in inferiorità numerica, era stato proprio Correa. Provocando l'espulsione di Medel, l'argentino aveva fatto passare in secondo pieno l'ingenuità di Leiva. Poi però ha gettato tutto al vento. Un altro Tucu errato, questa volta dal dischetto. Joaquin teneva a battere quel rigore e aveva chiesto e ottenuto il consenso dell'amico Luis Alberto, voleva dedicare il gol all'amata nonna scomparsa da qualche giorno. Ha mostrato voglia e coraggio, ma alla fine torna sul patibolo. Non solo per il penalty infranto, ma per un limite caratteriale innato. Appena 9 reti in 72 gare di Serie A non possono essere ormai solo un freddo dato. Correa sbaglia tanto, troppo, come punta non fa mai il salto. Ha appena rinnovato il contratto con una clausola da 80 milioni dentro, ma non basta più solo il suo talento. Da tanti mesi Inzaghi ha chiesto un sacrificio esasperato a Leiva per tenerlo insieme agli altri tenori sempre in campo. Senza i suoi gol, però, alla fine il brasiliano (squalificato per questa sfida) e tutta la Lazio pagano dazio.

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