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WOMEN | Lazio, Grassadonia: “Il gruppo prima di tutto. Con il Sassuolo…”

Grassadonia, Lazio Women
Le parole del tecnico della Lazio Women, Gianluca Grassadonia intervistato radiofonicamente ai microfoni dei canali ufficiali del club.
Stefania Palminteri Redattore 

Gianluca Grassadonia, attuale tecnico della Lazio Women, è stato intervistato radiofonicamente ai microfoni ufficiali del club, analizzando il campionato delle biancocelesti. Ecco le parole dell'allenatore:

"Questa stagione poteva essere migliore, avevamo tutti i mezzi per arrivare nella griglia Playoff. È stato l'anno zero per noi: il campionato ha detto che noi abbiamo avuto bisogno del nostro tempo, soprattutto nella prima parte di stagione. Ora dobbiamo blindare una salvezza, che non è matematica: lo dobbiamo ad una società che ci segue e che ha investito su di noi.

Questa squadra, da esordiente in Serie A, si è sempre giocata le partite in modo aperto: basti pensare a tutti i rigori sbagliati che potevano portarci in vantaggio e dopo abbiamo perso. Il più grande rammarico è quello in Coppa Italia contro la Juve, abbiamo preso due gol su due disattenzioni: volevamo passare ed affrontare la Roma.

Alle ragazze ho fatto vedere le immagini di sacrificio di Politano e Simeone, che si è addirittura lanciato di testa, pur di difendere il pallone. Ora dobbiamo giocare da Lazio, cosa che non è successa ieri nel primo tempo. Il risultato prima o poi arriva. Il primo tempo di ieri non è stato un intervallo carino.

A loro ho detto che se non si gioca come si prova in allenamento, si perde. conta il gruppo e non il singolo. Se si è passivi si perde: chi si accontenta è destinato a morire, abbiamo ancora 8 partite per dimostrare di meritarci la Lazio. Ieri è stato un ottimo secondo tempo, un secondo tempo da Lazio. Abbiamo tirato fuori dei valori che ci hanno detto che siamo una grande squadra.

Mi sono sempre battuto sull'importanza del gruppo: chi starà meglio giocherà, non ci sono titolari e riserve. Lo pensavo da giocatore e lo penso anche ora. Ci tengo molto e mi farei ammazzare per questo. La testimonianza è Visentin, che a Como non gioca; come anche Simonetti e Benoit, che è arrivata da poco: non esistono titolari fisse. Quelle che giocano di meno alzano la competitività a livello di allenamenti.

Noi sappiamo quello che stiamo facendo, sappiamo il nostro percorso: noi non molliamo mai. Questa è la frase di Simonetti che ho ripetuto ieri nel pre-gara. La partita peggiore fu quella della ripresa con il Sassuolo, lì abbiamo toccato il fondo. Ma poi abbiamo fatto solo risultati importanti. Come dico sempre, bisogna sempre giocare da Lazio: quando ripetono ciò che facciamo in allenamento danno fastidio a tutte le squadre.

Adesso due settimane di sosta, forse possiamo rigiocare tra un mese; dipende dal sorteggio dei Playout. Aspettiamo la griglia: se non si mette dentro quello che abbiamo messo dentro ieri puoi perdere con tutti. Ci vuole sempre il temperamento nervoso, altrimenti non si va da nessuna parte.

Questa Lazio non è dipendente da nessuno: abbiamo avuto fuori per molto tempo Martina Piemonte, ma nonostante tutto vince il gruppo, vincono le idee. Soprattutto vince una società che ci sta mettendo in condizioni di fare bene ed è concentrata sul fatto di volerci far competere con le grandi squadre. Dobbiamo dimostrare di meritarci questa fiducia".