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WOMEN | Le Bihan: “Lazio, resto e puntiamo alla top 5! Nazionale? Il telefono è libero”
Undici gol, nove assist: un totale di venti partecipazioni al gol. Non male per essere i numeri di una "prima stagione". Clarisse le Bihan è stata senza dubbio uno dei motori principali della Lazio Women di mister Grassadonia. Intervenuta ai microfoni del Corriere dello Sport, la centrocampista francese si è raccontata tra quella che è stata l'annata appena conclusa e quella che invece arriverà. Da vivere sempre con la maglia della Lazio.
Clarisse Le Bihan, un giudizio sull'annata?
"Piena di emozioni, non era facile la prima stagione in A. Avevamo due obiettivi: la salvezza, raggiunta; poi accendere la luce sulla Lazio Women, siamo riuscite anche in questo".
E la sua, di stagione? Sono 11 gol e 9 assist, mica male.
"Il trasferimento dagli States è stato veloce, ci ho messo un po' ad ambientarmi. Dopo la prima partita, comunque, mi sono detta: 'Questo è il posto giusto, mi sento a casa!'.
Un ricordo del derby all'esordio?
"Una grande partita, non avevo mai giocato in una città con due squadre. La vittoria è sfumata all'ultimo. Ho segnato, come me anche Castiello, lei ha vissuto il passaggio dalla Serie B alla A. Un bel momento".
La prestazione migliore con il Como: tripletta con una prodezza da centrocampo.
"A 30 anni sai bene quello che puoi e non puoi fare. Non faccio tanti uno contro uno, ho visto il portiere fuori, ci ho provato da lontanissimo".
L'Italia dopo le esperienze in Francia e in America: che campionato ha trovato?
"Qui le gare si studiano nel dettaglio, c'è grande rigore nel lavoro, quasi un'ossessione. Mi piace. Volevo una nuova avventura dopo i 2 anni negli Stati Uniti e i 13 in Francia. Se si rimane sempre nello stesso posto, non si cresce più di tanto. La Lazio mi ha chiamato e dato grandi responsabilità, ho cercato di essere un esempio per le compagne".
Le Bihan-Piemonte, il tandem offensivo che ha trascinato la squadra.
"Ci hanno preso per questo. Ma abbiamo ancora fame, possiamo fare pure meglio".
Quindi rimarrà sicuramente?
“Resto, ho un altro anno di contratto. Poi parleremo del futuro”.
Il prossimo step?
"Possiamo arrivare tre le prime 5".
Cosa pensa di Grassadonia?
“Una persona speciale. Ha le sue idee, fa sempre la cosa giusta per il gruppo, tutte lo rispettano".
Dove può migliorare il movimento femminile italiano?
"Fuori dal campo, più che dentro. A livello sociale e di comunicazione".
L'ultima presenza con la Francia risale a 7 anni fa. La Nazionale resta un obiettivo?
“Mi piacerebbe, non conosco il motivo delle mancate convocazioni. Ora non sono più giovanissima, non so se la porta sia ancora aperta. Io sono pronta, il telefono è libero".
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