cittaceleste lazio women news women WOMEN | Piemonte: “L’Italia non ha paura di nessuno. Favorita? Credo che…”

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WOMEN | Piemonte: “L’Italia non ha paura di nessuno. Favorita? Credo che…”

Piemonte
Martina Piemonte, attaccante della Lazio Women, in un'intervista al Corriere dello Sport ha parlato della convocazione all'Europeo femminile
Stefania Palminteri Redattore 

Tra tre giorni la selezione femminile italiana inizierà il proprio cammino europeo in Svizzera. Tra le convocate per EURO2025, sono presenti tre calciatrici della Lazio Women: Elisabetta Oliviero, Eleonora Goldoni e Martina Piemonte. Quest'ultima, tra le colonne del Corriere dello Sport, ha rilasciato una lunga intervista. Ecco le sue parole.

Martina, come è stato l’impatto con la Svizzera? 

"Sicuramente è emozionante essere qui. La struttura è stupenda, l’albergo ci ha accolti alla grande e si trova davanti al lago. Abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno e ci sentiamo in famiglia. Devo dire che è tutto davvero bello". 

Ti sei emozionata per la convocazione? 

"È qualcosa di indescrivibile...".

Alle spalle hai oggettivamente la migliore stagione di sempre.

"Non è stato facile all’inizio, visto il mio arrivo dall’Inghilterra all’ultimo minuto e l’approdo in una nuova squadra come la Lazio, neopromossa in Serie A. I primi mesi sono stati problematici a causa degli infortuni, ma devo ringraziare la squadra, il mister e il direttore per l’anno importante che ho vissuto. Un anno che mi ha permesso di restare nel giro dell’Italia e strappare questa convocazione. Sono orgogliosa e contenta di far parte delle 23 per l’Europeo". 

Ti senti titolare di questa Italia? 

"Spetta al C.T. fare le scelte. Sono a disposizione per dare il meglio per l’Italia. Siamo tutte titolari per raggiungere l’obiettivo più alto possibile".

Esiste il peso della maglia numero 9?

"Il 9 non è il mio numero. Anzi, l’ho sempre evitato. È il numero di Giacinti in Nazionale. Per me qualsiasi numero sarebbe andato bene, l’importante è lo stemma che c’è davanti".

Un pensiero sulle escluse? 

"Devo dire che mi dispiace. Tutte meritavamo un posto in Svizzera. Siamo arrivate a questo torneo grazie a un gruppo allargato, ma poi il C.T. ha dovuto prendere delle decisioni. In questi momenti si capisce quanto siamo forti. È successo anche a me all'ultimo Mondiale di restare fuori. Dicono che tutto accade per un motivo. Io ci credo perché quella mancata convocazione mi ha dato una forte spinta a fare meglio. Spero che possano fare lo stesso le ragazze che non sono qui in Svizzera. Ripeto: siamo quello che siamo oggi grazie al lavoro di tutte. La lista è corta. Ci sono 23 fortunate, ma nessuna si deve sentire esclusa". 

Il girone è tosto con Spagna, Belgio e Portogallo. 

"Bisogna ragionare partita per partita. Prima si pensa al Belgio, poi al Portogallo e infine alla Spagna. In questo ordine. Sì, la Spagna è campione del mondo, ma è lontana e la cosa non ci interessa più di tanto. Se facciamo il nostro e restiamo unite, se giochiamo come sappiamo, arriveranno i risultati. Questo è quello che penso. Ora abbiamo un unico obiettivo: mettere sotto il Belgio". 

Un altro obiettivo è fare innamorare gli italiani davanti alla tv e quelli presenti allo stadio? 

"È quello per cui lottiamo da anni. L’hanno già fatto le ragazze al Mondiale in Francia. Lì tante persone hanno conosciuto il nostro mondo, che non ha niente di diverso rispetto al maschile. A parte il fatto che siamo donne. Faremo di tutto per far innamorare gli italiani attraverso l’unione e la passione, caratteristiche che contraddistinguono questa Italia. Ci metteremo il cuore dall’inizio alla fine". 

Dove può arrivare l’Italia? 

"Penso che siamo una grande squadra, arriveremo dove meriteremo. La palla è tonda e di sicuro daremo l’anima. Non vogliamo avere limiti e neanche rimpianti". 

 

Le favorite per alzare il trofeo? 

"In pole position metto la Germania, poi dico Inghilterra e Spagna in seconda battuta".

La Spagna nel girone non fa paura? 

"Non abbiamo paura di nessuno. Hanno il titolo di campionesse del mondo, ma questa avventura è tutta da scrivere".