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WOMEN | Pittaccio: “Domani decisiva, è una Lazio diversa dal passato”

Francesca Pittaccio
Le parole della calciatrice della squadra biancoceleste che ripercorre la stagione e le precedenti tra esperienze in Serie B e in Serie A

Giornata di vigilia per la Lazio Women, che domani sarà impegnata in trasferta dopo la sosta contro il Cittadella in un delicatissimo scontro tra prima e seconda a poche giornate dal termine della stagione. Obiettivo tre punti per le biancocelesti per blindare la promozione. Proprio per parlare della sfida e della stagione, allora, la calciatrice della squadra di Catini Francesca Pittaccio è stata intervistata in esclusiva da RomaToday. Queste le sue parole: “Speriamo di conquistare la promozione per dimostrare il nostro autentico valore. La Lazio merita di stare in Serie A”.

Contro l’Apulia Trani è arrivata la nona vittoria consecutiva. Filotto importante, qual è il segreto?

Il segreto è il duro lavoro e un grande gruppo dove ognuna è pronta a dare sempre il massimo quando viene chiamata in causa”.

Adesso la trasferta col Cittadella. Una gara decisiva per il vostro futuro?

Possiamo considerarla una gara decisiva. Si affronteranno la prima contro la seconda, può essere il match giusto per dare la giusta accelerata ma sappiamo che il campionato è lungo e che non bisogna sottovalutare nessuno”.

Tu un campionato di Serie B con la Lazio lo ha già vinto (2020/2021). Noti similitudini con il percorso di quella Lazio e quello di questa stagione?

Sono due percorsi completamente diversi. Due anni fa a gennaio non eravamo in vetta ed eravamo reduci da molti pareggi e quindi il fatto di aver vinto il campionato è stata una grande impresa di tutta la squadra. Quest’anno invece fin dalla prima partita abbiamo imposto il nostro ritmo, abbiamo fatto vedere chi siamo e qual è il nostro obiettivo, ossia la nostra promozione”.

Il presidente Lotito è un presidente presente? Vi ha detto qualcosa in particolare per caricarvi in vista del finale di stagione?

È molto spesso presente alle nostre partite e molte volte a fine partita ci aspetta per farci i complimenti o spronarci a fare ancora meglio”.

Che ricordi hai invece dell’anno in Serie A con la Lazio? Che emozioni porti dentro del tuo debutto nel massimo campionato?

Ho ricordi belli del mio primo anno in Serie A, nonostante la retrocessione. Abbiamo lottato fino alla fine anche se secondo i pronostici eravamo già retrocesse. Abbiamo fatto un ritorno di campionato veramente bello e avvincente. Speriamo di conquistare la promozione per dimostrare il nostro autentico valore. La Lazio merita di stare in Serie A”.

Proprio in Serie A, Catini ti ha reinventato terzino con risultati positivi. Come è stato il cambio di ruolo?

Devo dire che mi sono molto affidata al mister immedesimandomi in questo nuovo ruolo. Catini è stato molto bravo nel ritagliarmi questa nuova posizione. Mi sono trovata subito a mio agio e penso di riuscire ad esprimere al meglio il mio potenziale”.

Come è nata la tua passione per il calcio?

Fin da quando ero piccola giocavo con i miei fratelli. Avevo un campo sportivo davanti al mio asilo e chiedevo sempre a mamma quando mi avrebbe portata a giocare lì con gli altri bambini e alla fine l'ho convinta e da quel momento in poi non sono più uscita da quel rettangolo verde”.

Il calcio femminile ha sempre più seguito. Per te calciatrice questo che vuol dire e che consigli ti senti di dare alle bambine che hanno questo sogno, che tu hai realizzato?

Il seguito che ha acquisito il calcio femminile è molto importante, tutti gli sforzi e i sacrifici compiuti in passato sono serviti ad avere le possibilità che ci sono oggi. Oggi, ad esempio, c’è la possibilità di diventare una calciatrice professionista. È una grande vittoria ma è solo l'inizio e c'è tanto ancora da fare. Siamo ancora lontani dagli altri modelli calcistici europei che sono molto più sviluppati. Sono però ottimista, se continuiamo a lavorare bene potremo sperare di arrivarci presto. Alle bambine consiglio di crederci sempre, dare il massimo in ogni allenamento rimanendo sempre umili e con il sorriso, perché il calcio è lo sport più bello del mondo”.

Chi è Francesca Pittaccio fuori dal campo?

Ho appena finito il master in management dello sport. Mi piacerebbe riuscire a rimanere nell'ambito sportivo, magari lavorando proprio a favore dello sviluppo del calcio femminile”.