cittaceleste lazio women WOMEN | Italia, Goldoni: “Lazio fondamentale. Ora voglio un altro step e sogno…”

nazionale

WOMEN | Italia, Goldoni: “Lazio fondamentale. Ora voglio un altro step e sogno…”

Eleonora Goldoni
Le parole della calciatrice biancoceleste, intervenuta in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale a due giorni dal via dell’Europeo
redazionecittaceleste

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

Dal ritiro dell’Italia femminile in Svizzera, a due giorni dall’esordio contro il Belgio, è intervenuta in conferenza stampa Eleonora Goldoni. Queste le parole della calciatrice della Lazio Women: “La convocazione è un sogno da pelle d'oca. La provo ogni volta che mi chiedono qualcosa a riguardo. A tratti non credevo che sarei riuscita ad arrivare fin qui, ma ho creduto tanto nel lavoro. È un premio alla perseveranza e un invito a tutte e tutti a non mollare di un centimetro. È una rivincita per me, per tutte le persone che vengono bersagliate, criticare e giudicate per cose che non centrano con il campo. Oggi direi grazie a questi haters perché hanno acceso il fuoco dentro di me e gli direi di guardare a loro stessi e lavorare per migliorarsi come persone. In un modo o nell'altro ci sarà chi non sarà d'accordo o dirà qualcosa, a volte ho permesso a queste voci di limitarmi prima di capire che non era giusto per me e per le persona che posso toccare con il mio esempio. Bisogna andare avanti migliorarsi senza guardare a cosa fanno o dicono gli altri”.

Come ha saputo della convocazione? Qual è stata la prima reazione?

Devo ancora metabolizzare di essere qui. Mi è stato detto direttamente dal ct l'ultimo giorno a Coverciano dopo un'amichevole fra di noi. Io ero terrorizzata quando Soncin mi ha chiamato, pensavo che toccasse a me tornare a casa, e invece lui mi ha preso sotto braccio senza dire niente per alcuni secondi che sono sembrate ore, limitandosi a sorridere. Poi mi ha detto: ‘Leo ci vediamo fra due giorni’. Io non ci credevo, non riuscivo a camminare, mi sono buttata per terra e mi è venuto da piangere. Poi ho dovuto terminare il lavoro con il preparatore, ma con la testa rivolta alla chiamata con la mia famiglia e il mio ragazzo per condividere questa gioia”.

Quali sono le caratteristiche che hanno convinto il ct a convocarla?

Al mister piace che abbia caratteristiche diverse dalle mie compagne: non sono una centrocampista tattica, però ho doti di inserimento e capacità di colpire di testa come dimostrato nel corso dell'anno. Penso che sia questo che ha colpito il mister”.

Quanto è stata importante la Lazio?

Le ultime due stagioni sono state fondamentali. Lo scorso anno giocavo in Serie B, poi dopo la promozione c’è stata un'ottima annata come quella appena chiusa. Mister Grassadonia ha saputo mettere in luce alcune caratteristiche che neanche io sapevo di avere. Ho imparato tantissimo anche solo osservando le mie compagne e lo staff tecnico. Sono ipergrata al club e so meglio chi sono e ho una maggiore consapevolezza. E adesso vorrei sbocciare ancora di più”.

Qual è il sogno più grande?

Stare qui assolutamente, poi in futuro vorrei vedere i miei bambini sugli spalti a vedermi giocare. Sogno di avere una famiglia numerosa e mi piacerebbe un giorno vedere il mio compagno coi nostri figli sugli spalti dello stadio. E poi per i bimbi della mia accademy in Africa che giocano con una palla di stracci e non si immaginano stadi come quelli in cui giocheremo. Per l'Europeo invece il sogno è quello di tornare il 28 luglio dalla Svizzera”.

Qual è il suo centrocampo ideale?

Per me c'è un livello altissimo e non ho richieste particolari perché sono tutte fortissime e sanno adattarsi a ogni modo di giocare. Mi trovo bene con ognuna di loro. Ruolo? Indubbiamente mezzala a destra o sinistra in una linea a tre o cinque. Quello è il ruolo che mi si cuce meglio addosso per le mie caratteristiche”.

A quali persone vuole dedicare la convocazione?

Questa convocazione è frutto del supporto e della tanta pazienza delle persone accanto a me. Mio padre, il mio ragazzo e il mio mental coach che mi hanno fatto aprire gli occhi, ci hanno creduto più di me e hanno fatto tanto per me. Mi emoziona tantissimo, sono uno dei motivi per cui sono qui”.

Quanto è stato importante il cambio di ruolo? E sogni un ruolo da ‘dodicesima’?

Quanto benedico mister Pistolesi che a Napoli decise di cambiarmi ruolo anche se io non ero molto convinta e mi sentivo un po' spaesata. Bisogna dargli grande merito e da lì ho iniziato un nuovo percorso. Metterei ora la firma per poter contribuire in qualsiasi modo, anche giocando per pochi minuti, subentrando e dando il mio contributo decisivo. Sarebbe un sogno che si realizza”.

Quali sono le sue favorite per l’Europeo?

Sarà un gran bell’Europeo, di altissimo livello e con grandi squadre. Personalmente le favorite, oltre a noi, penso siano Germania e Inghilterra. Mi piacerebbe incontrarle nel corso del percorso, in particolare la prima. Ho sempre immaginato di affrontarla, è una squadra molto forte sia per quanto riguarda il maschile che il femminile. Sarebbe un'avversaria davvero fantastica contro cui giocare”.

Ha un idolo in Azzurro o in generale?

In particolare no, però ammiro tantissimo le mie compagne qui in Nazionale. Le osservo ogni giorno dalla testa ai piedi, in ogni loro movimento. Da Caruso a Giugliano, fino a Severini e alla piccolina Schatzer: sono tutte calciatrici che mi piace guardare e che ammiro”.