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Martina Piemonte, attaccante della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni di Radio TV Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni:
"Quest'anno abbiamo iniziato molto bene. Il campionato comincerà ad ottobre, però l'inizio in Serie A Women's Cup è stato importante. Gruppo? È la cosa più bella che ho trovato, il mister lavora tanto su di noi. Ci aiutiamo tanto. Il primo anno non è andato benissimo, ma la nostra forza è stata la nostra unione. Secondo me è difficile che nascano amicizie vere, però ho una mia migliore amica che gioca nella Juve e con altre ho creato una forte amicizia. Abbiamo giocato contro in Juve-Lazio, io stavo andando verso la panchina a salutare, ci siamo guardate e ci siamo girate dall'altra parte. In campo siamo competitive e ci diamo delle grandi botte, ma fuori poi passa tutto.
Come mi sono avvicinata al calcio? Nessuno della mia famiglia ci giocava. Avevo cinque anni e mia zia ha detto a mia madre di portarmi a giocare. Quando ho iniziato io non c'erano le squadre femminili e fino a quindici anni ho giocato con i maschi. Non so da dove è nata questa passione, ma l'ho sempre avuta dentro di me. Iniziare con i maschi? Per me è stato il passo più importante, ti forma sotto ogni punto di vista. Soprattutto a livello caratteriale. Quando ho iniziato non l'ho detto a mio padre, ma adesso è il mio primo tifoso. Mi portava anche nei ritiri con la Nazionale a Norcia.
Esultanza? Ho iniziato dall'anno scorso, ha un mio significato personale. Ho tantissimi riti scaramantici: prima della partita canto sempre la stessa canzone e faccio sempre lo stesso giro. A che punto è l'Italia? Il calcio femminile è cresciuto tanto ed è ancora in crescita. C'è bisogno di tempo. Nazionale? Arrivare in semifinale contro l'Inghilterra è stato qualcosa di magico. Prendere il gol così all'ultimo ci ha tagliato le gambe ma questo percorso ci ha dato voglia di crescere di partita in partita. Ripartendo dall'Europeo possiamo fare grandi cose. Soncin ha ridato un valore importante al nostro gruppo".
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