Intervenuta ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste, Martina Piemonte ha commentato il finale di stagione della Lazio Women di Grassadonia. Si chiude con il primato della Poule Salvezza di Serie A eBay la stagione delle biancocelesti dopo la manita rifilata al Sassuolo nell'ultimo impegno stagionale. Stagione incredibile, invece, per l'attaccante biancoceleste, che chiude la sua annata con diciassette gol siglati e punta l'Europeo Femminile in programma dal 2 al 27 luglio in Svizzera. Queste le parole di Piemonte.
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WOMEN | Piemonte: “La Lazio una scelta di casa. Nazionale? L’obiettivo…”
“Sono abbastanza soddisfatta ma mai contenta di me stessa. Sono contenta di quanto fatto come squadra, da neopromossa non era facile ma abbiamo lavorato bene. Peccato per la Poule Salvezza, ma siamo contente. Svolta? Sicuramente contro il Milan abbiamo dato un segnale forte. Poi con il Sassuolo abbiamo perso punti e abbiamo compreso il nostro valore. Quei tre punti persi Sassuolo ci hanno dato fastidio. Da lì abbiamo iniziato a crederci, è scattato il “clic”. Per quello che abbiamo dimostrato come prestazioni anche nella prima parte di stagione meritavamo qualcosa in più.
Partite da rigiocare? Contro la Sampdoria in trasferta, contro il Napoli in trasferta, contro la Fiorentina… anche i rigori sbagliati hanno fatto male, ma le mie compagne mi hanno aiutata tanto. Questo mi rende tanto orgogliosa. Non mi aspettavo il record di gol in stagione, non è facile per un attaccante subentrare in nuova squadra con dei meccanismi così precisi come quelli di Grassadonia. Penso sempre che avrei potuto fare meglio, anche se non mi aspettavo di arrivare a siglare diciassette gol. Anche la partita di Coppa Italia contro la Juventus ha pesato.
Lazio-Inter? Indescrivibile. Non ho mai fatto quattro gol, ma è una sensazione di gruppo: posso anche fare quattro gol, ma serve che il pallone arrivi in avanti. Anche contro la Juventus non avevo fatto gol, ma l’atteggiamento di squadra ti rimane impresso nella mente. Le Bihan? Le devo una cena o un aperitivo. Io sono istintiva, lei più calma e tecnica: insieme abbiamo trovato delle combinazioni e un modo di lavorare che ti fanno lavorare meglio. Con quei piedi lì e con quei movimenti mi ha reso tutto più facile, lei come Visentin. All’inizio dovevo capire alcune cose, dovevo entrare nei meccanismi.
C’era bisogno di più movimento, sicuramente le mie compagne mi hanno aiutato. Poi ci siamo confrontati con il mister e, piano piano, ho compreso i suoi meccanismi. È stato un lavoro continuo, importante. E ha portato i frutti: la mia prerogativa non è fare duecento gol ma proteggere il pallone, aiutare la squadra prendendo le botte. Non mi aspettavo di poter fare entrambe le cose, un mix letale. Avevo altre offerte, ma la mia scelta è stata più di casa: una sensazione, a pelle. Molto bella. A livello personale mi porto a casa il saper gestire tutta questa energia che avverto in campo.
Non devo perdere le staffe, perdermi, per voler dare troppo alle squadre - e non sbagliare i rigori -. Noi più grandi siamo responsabili verso le ragazze della Primavera, bisogna fare un lavoro importante. Sono contenta che il mister abbia dato loro spazio. Nazionale? È motivo di orgoglio indossare questa maglia. Il mio obiettivo è di poter far parte dell’Europeo, prima però ci sarà la Nations League. La Nazionale ragiona per step.
Il lavoro fatto quest’anno è stato importante, riusciremo ad arrivare pronte all’Europeo. Spero di poter far parte della squadra anch’io. Grassadonia? Mi ha insegnato tante cose. È cinico, da parte mia come per tutti gli altri settori di campo. Si è visto poi sul campo. Sono contenta di aver fatto il mio record qui alla Lazio, che sta investendo tanto nel femminile negli ultimi anni. Forza Lazio!”
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