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WOMEN | Lazio, terza squalifica di fila per Grassadonia: il motivo è assurdo
Dall’acqua fredda negli spogliatoi di Formello alle intrusioni non autorizzate. Non è un periodo facile per il rapporto tra la Lazio Women e la classe arbitrale. A confermarlo è anche quello che sembra essere un eccessivo accanimento del Giudice Sportivo nei confronti del tecnico biancoceleste Gianluca Grassadonia, squalificato per la terza gara di fila. La prima squalifica era arrivata, giustamente, dopo il derby con la Roma. Grassadonia era stato espulso e quindi squalificato per un turno “per avere, a fine gara, tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario, in quanto tentava di entrare in contatto con l'allenatore in seconda della squadra avversaria”.
Nel match successivo contro l’Inter, allora, Grassadonia era stato costretto a guardare la gara dalla tribuna. Ma il comunicato successivo del Giudice Sportivo aveva sanzionato per un’altra giornata l’allenatore della Lazio Women “per avere tenuto una condotta non corretta in quanto, nonostante il provvedimento di squalifica in corso di esecuzione (C.U.n. 44/DAF del 18.11.2025), in violazione delle disposizioni di cui all'art. 19 C.G.S, si posizionava sulla terrazza della tribuna d'onore, quasi al centro tra le due panchine, e dava disposizioni tecniche e tattiche alle calciatrici della sua squadra per quasi tutta la gara”. Finita qui? No.
Grassadonia, infatti, ha ricevuto una nuova squalifica (questa volta con multa di 3000 euro) dopo la gara della Lazio Women contro il Sassuolo “per avere tenuto una condotta non corretta in quanto, nonostante il provvedimento di squalifica in corso di esecuzione (C.U.n. 48/DAF del 25.11.2025), in violazione delle disposizioni di cui all'art. 19 C.G.S, a inizio gara prendeva posto sugli spalti e per tutta la gara dava disposizioni tattiche e in merito alle sostituzioni da effettuare al viceallenatore Procopio, che era seduto in panchina. Al 35° del secondo tempo si posizionava nei pressi della barriera posta dietro le panchine reiterando il detto comportamento e dando ulteriori disposizioni allo staff tecnico seduto sulla panchina aggiuntiva”. Una situazione sicuramente atipica, considerando quanto si vede spesso anche in Serie A con allenatori squalificati costantemente in contatto con le panchine tramite i cellulari senza ricevere alcun tipo di squalifica.
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