cittaceleste lazio women WOMEN | Oliviero rinnova fino al 2027: “Lazio? Una simbiosi. Contro la Juve…”

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WOMEN | Oliviero rinnova fino al 2027: “Lazio? Una simbiosi. Contro la Juve…”

Michele Cerrotta
È intervenuta ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste la giocatrice azzurra, che ha annunciato anche il rinnovo di contratto

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Giornata importante in casa Lazio Women: è arrivato infatti il rinnovo fino al 2027 di Elisabetta Oliviero. Proprio la calciatrice biancoceleste è intervenuta ai microfoni dei canali ufficiali del club. Queste le sue parole: “Rinnovo fino al 2027? Sto bene qui, sono molto contenta. Mi piace l’atmosfera, la voglia che c’è di lavorare e ambire al futuro. Cosa mi piace di più? I campi, bellissimi e tenuti bene. La voglia di far sempre un passo in più, una società importante che ci mette a disposizione tutto quello che ha, dagli spogliatoi alle aree tecniche. Qui si sta bene. Il mio rendimento? Faccio quello che posso, mi metto a disposizione della squadra. Sono sicura che quello che ho raccolto a livello personale sia in gran parte merito del lavoro fatto qui lo scorso anno. Questa società e questa squadra possono darmi tanto e io posso dare tanto a loro. È un lavoro in simbiosi, ma senza una qualsiasi parte di questo spogliatoio e di questa società non mi sarei tolta queste soddisfazioni.

Col Napoli è stata una partita sofferta, abbiamo fatto tanta difficoltà. Il campionato ha alzato l’asticella, il livello delle singole giocatrici. Noi siamo con i lavori in corso, c’è da lavorare e trovare in campo le cose che chiede il mister. Ogni anno è a sé. Alla fine, per quanto difficile, l’abbiamo risolta anche grazie a chi è subentrato: guardiamo avanti. La gara ci ha lasciato tanto, andiamo avanti nel nostro percorso. Abbiamo una consapevolezza forte di essere una squadra che ora è temuta. Tutto merito di quanto fatto sul campo. Ma il passato nel calcio si dimentica: abbiamo tanta voglia ed entusiasmo, anche grazie alle nuove ragazze che stanno dando il meglio, di evolverci e trovare nuove dinamiche in campo. C’è grande entusiasmo.

La malizia? Forse possiamo ancora migliorare, ma ci siamo. Si può fare sempre meglio, ma una piccola rabbia per far meglio dello scorso anno la portiamo dentro. Nella scorsa stagione ci sono state gare in cui abbiamo creato tanto ma sbagliavamo spesso l’ultimo passaggio. Essere più concrete è sicuramente un obiettivo che ci poniamo. Il mister? Parliamo bene di lui, ma si vede dal campo: siamo lo specchio di ciò che ci insegna. Quest’anno mi ha stupito il fatto che abbia nuove combinazioni da insegnarci, stiamo tutte imparando cose mai fatte prima. Questo fa venire voglia di giocare e imparare queste soluzioni. Lui ci dà tutte le carte, sta a noi scegliere quali giocare e come farlo. Ogni giocatrice e ogni squadra poi ha i suoi marchi di fabbrica, ma bisogna uscire dalle zone di comfort: sbagliare facendo le cose nuove se serve per avere nuove soluzioni da mettere a disposizione. Sono novità più con la palla che senza.

I tifosi sono persone passionali, vivono la Lazio come una fede sopra a ogni cosa. E ti trasmettono questo amore infinito che hanno, dandoti voglia di dare tutto. Cambiare ruolo? Ho sempre visto la linea vicino a me ed è sempre stato il mio posto. Ma il mister mi sta facendo vedere cose in campo che non avevo pensato possibili. Soprattutto la differenza tra cambio di passo e voler ricevere la palla in determinati spazi. Cose che per un terzino vecchia scuole come me non erano nella mia immaginazione. Per arrivare a fare il tuttocampista ho tante cose ancora da imparare, ma sono cose che si provano e si imparano. Negli anni nel mio ruolo abbiamo visto terzini che ruotavano e si trovavano anche a fare le punte, o squadre più quadrate. Il calcio evolve anche in base alle caratteristiche dei giocatori. Io per esempio ho più gamba, Zanoli più qualità. Sta all’allenatore e alle compagne trovare gli equilibri.

Juventus-Lazio? Lo scorso anno avremmo meritato di più. Non tutti forse lo ricordano, ma io ho ancora i brividi: quel rigore in Coppa Italia ci pesa, fa male nel tempo. Ma è un episodio che ci ha insegnato tanto in una partita giocata alla perfezione da noi. Ora ritroviamo la Juve e la affrontiamo come qualsiasi altra squadra: il livello si è alzato tanto, è presto per dire quale sarà la squadra da battere. Noi giochiamo il nostro calcio, come abbiamo fatto sempre. E siamo contente di poterlo mettere in pratica contro una squadra forte, vedremo cosa accadrà.

Qualcosa che ho imparato dalle compagne? Con gli occhi ho rubato tanto da tantissime giocatrici di grande livello, come Iannella che ha fatto calcio vero. Lei è stata la prima a trasmettermi i valori per il calcio, la determinazione per migliorarsi ogni giorno, la voglia di fare. Quest’estate poi veder lavorare Girelli e Bonansea con la stessa fame ogni giorni mi ha lasciato qualcosa di umano molto importante. Io a modo mio spero di riuscire a comunicare con i fatti, con la voglia di arrivare sempre su ogni pallone, il fatto che nella vita se si vuole si può arrivare ovunque.

Soncin? Auguri fatti (ride, ndr). Quest’anno è stato fondamentale nel riunire il gruppo e nell’instaurare la volontà di fare qualcosa di buono insieme. È la cosa principale nel calcio: se si sta bene si raccoglie qualcosa magari. Le nuove alla Lazio? Stanno dando tutte il massimo, è incredibile. Vernis, che non parla italiano, si mette sempre a disposizione e capisce in campo cosa chiede il mister. Tutte fanno la loro parte, anche se immagino che a volte si ritroveranno un po’ confuse. Ma sono molto contenta del loro inserimento: sono persone fantastiche, e questo le rende giocatrici fantastiche. Come dicevo, il gruppo è la prima cosa per trovarsi bene in campo. Grassadonia è un perfezionista, cerca sempre il pelo nell’uovo.

Altri sport? Non ce ne sono altri che amo in particolare, ma mi capita di vederli un po’ tutti in tv, principalmente a livello di nazionale. Ma a me piace il calcio e guardo il calcio. Poi quando posso sto tanto in famiglia: la amo immensamente, come il lavoro dei miei fratelli che hanno un piccolo negozio vintage. Mi piace passarci del tempo, stare in mezzo alle persone e sentire le emozioni e i rapporti speciali che si creano. La moda fa parte di questo mondo: tutto ciò che è vintage mi appassiona”.