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WOMEN | Simonetti: “Lazio, bilancio positivo. Ma ora prendiamoci un trofeo”
Sì è conclusa la stagione della Lazio Women e, come sempre, è tempo di tirare le somme. Stagione positiva per le biancocelesti, salve da neopromosse con largo anticipo e con il piccolo rimpianto di non essere andate a giocarsi la poule con le prime della classe. Tra le principali protagoniste di questa stagione c’è Flaminia Simonetti, che si è raccontata sulle colonne del Messaggero.
Simonetti, che anno è stato?
“Positivo. Pian piano abbiamo ingranato la marcia esprimendo le nostre potenzialità con un gruppo molto unito”.
C'è qualche rammarico visto l'ottimo 2025?
“Abbiamo perso punti ‘stupidi’ che ci avrebbero fatto partecipare a tutt'altro campionato, ma nel bilancio finale, considerando che eravamo una neopromossa e molte erano al primo anno di Serie A, possiamo solo farci i complimenti”.
Cos’ha pensato appena si è fatta avanti la Lazio?
“Sono stata molto contenta perché sono di Roma e da piccola andavo allo stadio con i miei genitori. In più sapevo che la Lazio voleva lavorare con serietà nel calcio femminile. Quest'anno abbiamo posto le basi per fare qualcosa di importante”.
Che società ha trovato?
“Molto presente e con una struttura che se la batte giusto col Viola Park. E lo dice una che viene dall'Inter”.
Com'è stato ritrovarsi un allenatore come Grassadonia?
“È il migliore che abbia mai avuto. È fissato con gli schemi e con lui ho capito che fino a prima non conoscevo totalmente il calcio. Ci ha dato un'impronta difficile da trovare nell'ambito femminile”.
Si è sentita centrale fin da subito?
“Nel primo periodo ho faticato perché venivo da un altro tipo di mentalità. Una volta capite le dinamiche è stato più semplice”.
In cosa si sente migliorata?
“Come calciatrice e atleta in toto. Il mister ti sprona a fare sempre di più, impossibile non migliorare”.
Le tre partite spartiacque della stagione?
“La prima in casa contro la Juventus persa immeritatamente nel finale. L'ultima col Sassuolo vinta 5-0, il coronamento della stagione. E poi come dimenticare la doppietta al ritorno con la Juve in Coppa Italia e subito dopo il gol a Como”.
Che centrocampista è Flaminia Simonetti?
“Dinamica, che dà equilibrio e riesce a capire i momenti della partita”.
È soddisfatta dei 5 gol stagionali?
“Sì, è un numero giusto. Anzi, è stata la mia miglior stagione dal punto di vista realizzativo”.
Con chi ha legato di più nello spogliatoio?
“Tutte. Poi con Piemonte siamo amiche da anni, ma ho legato molto anche con Oliviero, Visentin e Castiello”.
A chi si ispira?
“Barella. È davvero un centrocampista totale”.
Della Lazio maschile chi segue con attenzione?
“Rovella. Lo considero completo e con parecchi margini di crescita”.
Pensa di meritare una chance in Nazionale?
“Sì. Dopo due stagioni toste sono riuscita a far vedere il mio livello. Ci credo nell'Europeo”.
Fuori dal campo Flaminia Simonetti pensa sempre al calcio?
“Cerco di staccare stando in compagnia e in famiglia. Sto anche facendo un corso da team manager e gestisco due case vacanza. Mi piace darmi da fare”.
Essere una calciatrice quanti sacrifici le ha comportato?
“Le rinunce principali sono state perlopiù alle uscite con gli amici. Ci tengo a dire che io non ho mai pensato di arricchirmi col calcio, ma l'ho fatto sempre per passione. L'inizio è stato difficile perché non eravamo riconosciute professioniste, avevamo dei rimborsi spese nonostante passassimo tutti i giorni ad allenarci. Con l'ingresso del professionismo invece ci possiamo permettere di pensare solo al calcio, come purtroppo ancora non accade nelle categorie inferiori”.
A tal proposito, qui ha appena rinnovato
“Ci è voluto poco. Sto bene e volevo rimanere. Presto saremo di intralcio per le big”.
Obiettivi di squadra per il 2026?
“Vincere un trofeo e arrivare tra le prime tre”.
Il suo sogno?
“Ora penso solo all'Europeo. Voglio andarci”.
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