cittaceleste nazionale Italia-Norvegia, Dimarco: “Mondiali? Qualificarci è un obbligo. La rimonta…”

nazionale

Italia-Norvegia, Dimarco: “Mondiali? Qualificarci è un obbligo. La rimonta…”

Italia-Norvegia, Dimarco: “Mondiali? Qualificarci è un obbligo. La rimonta…” - immagine 1
Le parole dell'esterno dell'Italia, Federico Dimarco, sulla gara contro la Norvegia di domani, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia
Edoardo Benedetti Redattore 

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia, Federico Dimarco ha commentato l'ultimo impegno del girone di qualificazione ai Mondiali. Gli azzurri ospiteranno la Norvegia domani, domenica 16 novembre alle ore 20:45, al Meazza. Queste le parole del difensore dell'Inter.

Sul Mondiale

"Rappresentare la Nazionale in un Mondiale è una cosa bellissima, abbiamo l'obbligo di qualificarci".

Sulla partita contro la Norvegia

"Affronteremo una nazionale forte, l'abbiamo già visto. Ma noi non siamo quelli dell'andata, quella di Oslo è stata una partita brutta. Domani dobbiamo farli ricredere e conquistare la settima vittoria consecutiva. Abbiamo iniziato un nuovo percorso col mister, stiamo lavorando bene e stiamo bene insieme. La cura dei dettagli in così poco tempo è la cosa più importante. Il gruppo fa tanto e una Nazionale come l'Italia quando è stata gruppo ha sempre detto la sua, sia agli Europei che al Mondiale.

Vincere 9-0 domani: è possibile?

"Parliamoci chiaro, penso che sia difficilissimo. Anzi, impossibile. Al di là del 9-0 è l'ultima gara prima dei playoff di marzo, dobbiamo provare le ultime cose e poi vincere aiuta a vincere".

Cos'è mancato nell'andata a Oslo?

"È andato tutto storto, abbiamo preso un 3-0 secco. Dispiace perché è stata la prima del girone e ci ha condannato anche se dopo le abbiamo vinte tutte. La Norvegia è una squadra forte, l'Italia però deve qualificarsi a questo Mondiale per ciò che ha dimostrato e fatto vedere in questo girone".

Su Pio Esposito

"È un giocatore giovane e forte che sta lavorando tanto e bene. All'Inter lo vediamo tutti i giorni: deve crescere su alcuni aspetti, ma è già sulla buona strada. Bisogna lasciarlo crescere e non mettergli troppa pressione. Sta dimostrando tanto, come è successo a tutti avrà degli inciampi e noi lo aiuteremo".

Sui calendari

"Non decido io i calendari, ci sono persone che si occupano di queste cose. Noi dobbiamo soltanto fare bene il nostro mestiere, quindi metterci a disposizione sia del club che della Nazionale".