Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >
nazionale
Nazionale, Rovella: “Gattuso ci dà carica. Ammiro Modric e Rodri”
Venerdì a Bergamo alle 20:45 contro l’Estonia arriverà un nuovo impegno della Nazionale, il primo con Gattuso sulla panchina degli Azzurri. Durante il ritiro di Coverciano è intervenuto ad Azzurri LiveNicolò Rovella. Queste le parole del centrocampista della Lazio: “Come sta andando con Gattuso? Il mister è molto carico, ci dà energia. È sempre bello venire qui a Coverciano, siamo carichi per queste due partite in cui dobbiamo sicuramente fare bene. Uno come Gattuso trasmette senso di appartenenza. Mi sembra da questi primi allenamenti che sia molto bravo a dare la giusta energia alla squadra. Il tempo è poco, quindi questa è una cosa fondamentale per arrivare carichi e provare a vincere più partite possibili per qualificarci al Mondiale.
Sicuramente incide anche il fatto che la stagione sia appena iniziata: il regime da partita ancora non lo abbiamo tutti, qualcuno sta entrando in forma adesso. Ma anche a livello mentale la Nazionale ti dà quello stimolo in più. Gli esordienti? Io più di tanto non posso dare consigli, non ho fatto tante parte (ride, ndr). Ma conoscendo il gruppo, visto che abbiamo condiviso il percorso nelle varie under, può essere più facile inserirli nello spogliatoio. Compagni di nazionale con cui ho legato di più? Direi Calafiori e Maldini, ci conosciamo anche dalle Under. Poi anche Barella e soprattutto Bastoni fanno ridere. Play o Xbox? Io non gioco tanto, ma direi Play. Dove possiamo arrivare? Sicuramente speriamo al Mondiale, poi si vedrà. Ci sono ancora partite particolarmente importanti.
Somiglianza con Modric e Ambrosini? Ma perché sono biondo (ride, ndr). Fa piacere, sono due grandissimi giocatori. Modric è sempre stato il mio idolo anche quando ero più piccolo, è un grandissimo giocatore. Sicuramente è un esempio per me. Io ho sempre voluto giocare a centrocampo: a volte più avanti o più dietro, più a destra o a sinistra. Ma il ruolo è sempre stato quello. Un punto di riferimento oggi? Rodri, al netto dell’infortunio. Credo sia il migliore in questo momento. L’esordio col Belgio? Un momento che ricorderò sempre. Partire titolare è stata un’emozione in più, difficile da dimenticare. Non me l’aspettavo per niente, sono rimasto anche io sorpreso. All’inizio ero un po’ teso, poi anche grazie ai miei compagni mi sono ambientato subito.
Un momento recente che ricordo in Azzurro? L’ultimo raduno non è stato il massimo. Non è un ricordo felice. La gara dopo vinta con la Moldavia ha rilassato un po’ il clima, ma la sconfitta con la Norvegia è stata pesante. Abbiamo sbagliato l’approccio, un po’ tutto. E ha influito sul risultato. Il percorso con le giovanili Azzurre? La cosa più bella è conoscere ragazzi in Under 15 o 17 e ritrovarli poi in Nazionale maggiore, costruendo anche un rapporto fuori dal campo. È come aver coronato un sogno tutti insieme. La cosa bella nelle nazionali minori è vedere la propria maglia dell’Italia, ma anche l’inno. Un posto del cuore per le vacanze? A me e Daniel Maldini piace Mykonos, è una delle mete preferite del gruppo di amici che abbiamo da anni.
La paternità? Da nove giorni è nata Venere, è un’emozione incredibile, forte. Io e la mia compagna Diletta siamo molto felici, non vedevamo l’ora di conoscerla. Ora che non sono a casa mi manca già, solo vederla mi fa commuovere. Al momento ancora riusciamo a dormire la notte. Pannolini cambiati? Mi do da fare (ride, ndr). Allenamento oggi pomeriggio? Andremo sicuramente forte. Estonia e Israele mi auguro siano avversari superabili. Quando giochi con la Nazionale ogni squadra è difficile da affrontare, anche quelle che possono sembrare più facili. Vanno tutte forti, se non pareggi l’intensità e la voglia, che forse a volte è mancata, non emerge la qualità. Io quando ero alla Juve in ritiro con Locatelli ho sempre ammirato la sua tranquillità palla al piede, la qualità di giocare con entrambi i piedi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

