Dopo l'annuncio dell'esonero nel corso della conferenza stampa di ieri, Luciano Spalletti è tornato a parlare ai microfoni di Rai Sport. Di seguito le dichiarazioni del CT della Nazionale italiana:
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Nazionale, Spalletti: “L’Italia andrà ai Mondiali. Sul mio successore…”
"Se ho dormito stanotte? In queste situazioni dipende molto da come sei fatto. Per me diventa difficile prendere sonno quando ti accade una cosa del genere. Tutto mi consuma, nulla mi scivola addosso. Le vittorie più delle sconfitte, figurati che nottata si passa, ma piano piano, con il passare del tempo, si prende atto. L'epilogo poteva essere diverso? Ho fatto delle riflessioni, ma non si può tornare indietro. Delle scelte fatte sono risultate sbagliate. Non solo perché ho scelto gli uomini sbagliati o perché volevo fare qualcosa di diverso. Non ho avuto la possibilità di avere a disposizione alcuni giocatori fondamentali. Sono successe troppe situazioni lì per lì. Si è avuto un extra con la finale di Champions, la Norvegia aveva fatto già un rodaggio di due partite, sembra una partita che decide tutto e noi ci siamo arrivati in condizioni pessime.
Sono andato in conferenza stampa perché ci sono delle regole. Se qualcuno della Federazione fosse venuto con me, poteva farlo. Che senso avrebbe dire altri due giorni di bugie. Siamo in grandissima amicizia, è chiaro che io mi aspetto che se pensano qualcosa da me me lo dicano. Non mi si può chiedere di fare la figura di essere in un'altra condizione rispetto a quella reale. Avrei dovuto fare finita di fare l'allenatore per altri due giorni? Non dire nulla? Sarebbe stato rispettoso verso gli italiani? La forma, non lo so. Credo in questa squadra. Ho fondato il mio cammino sul mio modo di essere. Sono stato apprezzato in Russia, a Empoli, alla Roma, all'Udinese, da tutte le parti. Alla Samp mi hanno mandato via e mi hanno richiamato, come all'Udinese. Qualcuno mi vuole diffondere come qualcuno che fa casino. Faccio casino quando c'è qualcuno che vuole farlo. Difendo la famiglia, la squadra. La nostra amicizia. Ho fatto degli errori perché i risultati sono questi. Se è un disastro è segno che ho commesso degli errori.
Sono convinto che l'Italia andrà ai Mondiali. Non ho dato le dimissioni, non le avrei date. Tu mi esoneri, io firmo la risoluzione perché i soldi non sono mai stati un problema nella mia carriera, la Nazionale è diversa da un club.Ho visto dubbioso Gravina, per cui ho grande stima. L'ho costretto a dirmelo. Rimarremo amici, dopo avermelo detto cosa avrei dovuto fare? Avrei dovuto nasconderlo perché dovevano dare loro la notizia? Non funziona così. Faccio così. Oggi sarò più perfetto di sempre nel fare la riunione prima della partita. I calciatori, sono certo, vorranno lasciarmi la possibilità di uscire con una vittoria. Non gli ho mai detto nulla di particolare che li possa aver offeso.
Tornerò subito ad allenare? Non lo so. Di certo farò il tifo per il mio successore. Spero che che trovi la soluzione per andare al Mondiale. Sarei rimasto perché credo di andare al Mondiale. Credo che questa squadra possa arrivarci. Se non dovesse arrivare il primo posto ci sono i playoff per portare a termine l'obiettivo. Ranieri? È un professionista che ha girato il mondo. Sa toccare i tasti giusti. Lo ha dimostrato con la Roma quest'anno. La Federazione sa scegliere. Se fosse lui sarò il primo a fare il tifo per lui. Non sono fatto come gli altri, state tranquilli".
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