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Meno anarchia, più equilibrio: questa la metamorfosi di Tavares nella Lazio di Sarri
Nel corso di questa preparazione estiva condotta dalla Lazio di Sarri è stato possibile osservare da vicino la metamorfosi vissuta da alcuni giocatori sotto la guida e le indicazioni tecnico-tattiche offerte dal Comandante. Il caso più evidente, da questo punto di vista, è senz'altro quello di Nuno Tavares.
Se nella scorsa annata sotto la guida di Baroni il terzino portoghese spiccava per intraprendenza e dinamismo offensivo, la musica sembrerebbe essere cambiata con il ritorno di Sarri sulla panchina biancoceleste. Nelle amichevoli disputate a questo punto, infatti, il portoghese è apparso meno anarchico, meno spregiudicato tatticamente e, al contempo, più orientato a offrire equilibrio, a contribuire nella solidità della fase difensiva, concentrato nel mantenere la linea e capace di chiudere le iniziative offensive degli avversari.
Quella che si sta verificando nel corso delle ultime settimane è quindi una sorta di "trasformazione" del giocatore portoghese, che sta diventando sempre più un valore aggiunto per la retroguardia biancoceleste. Al tempo stesso, però, il terzino è chiamato anche a ritrovare quell'attitudine offensiva che gli hanno permesso di essere uno dei punti cardine nel gioco plasmato da Baroni nella scorsa annata.
Mister Sarri, dunque, si aspetta di vedere un giocatore capace di abbinare questi due aspetti: da una parte l'attenzione alla fase difensiva, dall'altra la capacità di essere anche un elemento capace di sfornare azioni offensive con cui mettere in difficoltà le difese avversarie.
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