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Anellucci e Corino approvano l’idea Sarri per la Lazio

redazionecittaceleste

L’agente FIFA e l’ex difensore biancoceleste si sono espressi positivamente riguardo al possibile arrivo del tecnico. Ecco cosa hanno detto

Sono intervenuti ai microfoni di Radiosei l’agente FIFA nonché esperto di calciomercato Claudio Anellucci e l’ex difensore della Lazio Luigi Corino. Come negli ultimi giorni, argomento di discussione è stato il possibile arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. Mentre aumentano i dettagli, come vi stiamo raccontando con la nostra diretta costantemente aggiornata, queste le opinioni di Anellucci e Corino.

Il parere di Anellucci

Queste le parole di Claudio Anellucci, ex procuratore - tra gli altri - di Cavani e Dybala: “Quello di Maurizio Sarri può essere il nome giusto per la panchina biancoceleste. È un allenatore che non chiede nomi altisonanti: vuole profili adatti alla sua filosofia e al suo tipo di gioco. Questo chiede di fare sul mercato alle società che lo assumono ed è bravo a valorizzare i giocatori. È vero che forse Sarri può apparire antipatico all'esterno o nelle conferenze, ma è così solo per chi non lo conosce personalmente. Penso possa essere paragonato a un allenatore come Zeman, che ha avuto grandi rapporti con tanti calciatori e nel privato si rivelava molto simpatico. Sarri è comunque un personaggio particolare, è molto intelligente e acuto. Staremo a vedere ciò che succederà”.

Il pensiero di Corino

Queste, invece, le parole di Luigi Corino, rimasto molto legato all’ambiente Lazio dopo le quarantadue presenze in biancoceleste tra ’91 e ’94. “Le squadra di Sarri le riconosci sempre quando le vedi giocare, per questo mi piacerebbe se arrivasse. La Lazio cambierebbe sicuramente qualcosa sul piano del gioco, ma c’è il tipo di squadra che potrebbe piacere a Sarri. Con il suo arrivo dovremmo prendere qualcuno sia per la difesa che per il reparto d’attacco. Per il resto, potrebbe servire un interno importante a centrocampo, ma ora sto parlando da tifoso. Hysaj mi piace, al di là dell’ultimo errore. Rimango legato a Simone Inzaghi per la sua lazialità e negli anni ha dimostrato di essere un grande allenatore”.