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Atalanta-Lazio, Gasperini: “Non so ancora se domani andrò in panchina”

Gasperini

Le parole del tecnico dei bergamaschi intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro i biancocelesti

redazionecittaceleste

Poco meno di ventiquattro ore al fischio di inizio di Atalanta-Lazio, valida per l’undicesima giornata di Serie A. Come di consueto, oltre a quella di Sarri, è andata in scena anche la conferenza stampa del tecnico avversario Gian Piero Gasperini. Di seguito un estratto delle sue parole.

Atalanta-Lazio

La partita di domani

In casa stiamo andando male: abbiamo perso con Milan e Fiorentina, ma non è detto che chi viene a Bergamo giochi più chiuso. La realtà, ipotesi a parte, è che dobbiamo fare più punti in casa. Domani non avremo Palomino, ma potrebbe rientrare Demiral mentre per Toloi la situazione si è rallentata. Djimsiti tornerà a giocare appena sarà certo di non farsi male al braccio. Anche Pessina e Gosens stanno recuperando. La Lazio è in crescita: rimane una buona squadra, con principi di gioco diversi rispetto allo scorso anno. Il campionato è difficile per tutti e ci sono anche le coppe: tutte queste partite possono creare problemi. In ogni caso affronteremo una rivale di valore”.

La situazione degli arbitri

C’è poco da ridere: non sono mai stato ammonito nelle gare precedenti: so quando ho colpe e quando non ho fatto nulla. C’è un problema serio. In questo calcio si fa fatica a capire il fallo di mano, il VAR, i contrasti. Non capisco io, non lo fanno i giocatori e non lo fa nemmeno il pubblico. Gli imprevisti succedono troppo spesso e non si fa chiarezza. Almeno in tribuna se mi scappa qualcosa di troppo non ci sono conseguenze. Dicono basti star zitti, ma penso sia giusto tirare fuori i problemi: facendo finta di nulla non si risolve niente. È un problema che non riguarda solo l’Atalanta: il VAR ha un peso e devono spiegarci quando interviene, così può esserci maggiore equilibrio. Non so se domani andrò in panchina, devo decidere. In questo momento ci sono troppe cose che non capisco”.