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Auronzo, gli abitanti: “Lazio significa visibilità, ora c’è meno gente. La speranza…”
Per la prima volta da diciotto anni non c’è la Lazio ad animare l’estate di Auronzo di Cadore. I biancocelesti sono rimasti a Formello, ma sotto le Tre Cime di Lavaredo già iniziano i rimpianti: “Ci è dispiaciuto vedere che questa situazione si sia interrotta, la Lazio è una squadra prestigiosa e per noi è stata una fortuna ospitarla vista la pubblicità che è stata fatta al paese. Dopo tutti questi anni ancora più persone hanno conosciuto Auronzo, il Cadore e le Tre Cime”, ci hanno raccontato alcuni abitanti di Auronzo.
Che la Lazio abbia portato benefici è indiscutibile, secondo chi il Cadore lo vive tutto l’anno: “Siamo stati contenti di aver avuto la Lazio. Prima dei ritiri della Lazio, diciotto anni fa, non era così scontato riempire gli appartamenti nel mese di luglio. Per gli operatori del settore è stato indiscutibilmente un vantaggio”. E lo dimostra del resto anche la prima estate senza i biancocelesti: “È vero che anche quest’estate gli appartamenti e gli alberghi si sono riempiti bene, ma in paese si vede meno gente rispetto a quanta se ne vedeva durante i ritiri della Lazio”.
Le mosse portate avanti dal Comune, insomma, non sembrano convincere a pieno la comunità cadorina. Che, in attesa che i nuovi progetti promossi portino risultati, continua a sperare in possibili riavvicinamenti: “Stanno nascendo iniziative nuove per il turismo: la speranza è che l’addio alla Lazio non ci penalizzi troppo. E poi mai dire mai, magari ci potrà essere un riavvicinamento in futuro”.
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