Intervenuto in conferenza stampa da neo tecnico del Torino al fianco del presidente, Urbano Cairo, Marco Baroni ha iniziato da diversi giorni la sua avventura in granata e oggi ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti per presentarsi all'affaccio sulla sua nuova sfida a Torino. Le motivazioni, per l'ex tecnico della Lazio, non mancano e c'è curiosità anche sulle scelte che il tecnico toscano effettuerà per la prossima stagione: ma il suo arrivo al Torino, da un punto di vista tecnico-tattico, potrebbe segnare una piccola cesura rispetto all'esperienza nella Capitale. Queste le parole di Baroni.
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Baroni si presenta al Torino: “4-2-3-1 come alla Lazio? No: ecco perché”
"Le premesse sono solo legate al lavoro, gli obiettivi dobbiamo conquistarli giorno per giorno. Non mi piacciono i proclami, ma il lavoro e la dedizione con squadra e staff. Dobbiamo rinnovare ogni giorno l'obiettivo: solo attraverso il lavoro, step dopo step si raggiunge ciò che vogliamo. Credo nell'emozionalità della squadra: voglio una squadra che si dedichi, si doni, si batta con coraggio e voglia. Voglio portare questa idea di calcio. Torino? È un'idea nata da una telefonata e un incontro nei quali ho percepito la stessa voglia mia di far bene, di fare un passo alla volta, di creare un percorso di crescita con tutte le componenti".
Il modulo di base sarà il 4-2-3-1 come con la Lazio? Ha anche alternato la difesa a tre...
"Ben vengano test importanti, sono un mezzo di valutazione straordinario. La scelta del 3-4-3 è nell'andare incontro a dove alcuni giocatori potessero giocare meglio. Per quanto riguarderà il sistema di gioco, credo molto nel doppio esterno e dentro al campo possono esserci varianti, anche se i mediani possono portarci soluzioni. Il calcio è per andare a fare gol, poi da lì si scende"
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