Non è forse l’ultima spiaggia, ma la posta in palio alla Unipol Domus è altissima: una Lazio reduce da una delle settimane più difficile dell’era Sarri cerca tre punti contro un Cagliari altrettanto affamato. L’inizio di gara è convincente, al netto di un’occasione per Azzi al 5’: respinge Provedel e si alza anche la bandierina del guardalinee. Un minuto dopo rischia tantissimo il Cagliari: Gaetano colpisce il pallone nella sua area di rigore, Scuffet è attento e respinge in angolo. All’8’ è perfetta la palla in profondità per Immobile, che va a calciare e impegna ancora il portiere dei sardi, bravo nel deviare in angolo. I ritmi calano leggermente, ma è sempre la squadra di Sarri a rimanere in fase offensiva. Al 21’ sbagliano un corner i sardi, Luis Albertolancia Isaksen in contropiede. Il danese fa tutto bene ma poi va a concludere in maniera troppo debole.
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Bentornata Lazio: importanti segnali di risveglio, col Cagliari finisce 3-1
È il segnale che risveglia la Lazio: due minuti dopo c’è una grande occasione con Immobile che sbaglia però l’assist per Isaksen. Il vantaggio è nell’area e puntuale arriva al 27’: Luis Alberto serve bene Immobile su punizione, l’attaccante biancoceleste controlla spalle alla porta e gira per Felipe Anderson bravo a servire Isaksen. Il danese va sul fondo e mette dentro, Azzi nel tentativo di spazzare calcia addosso a Deiola per l’autorete dei sardi. Quattro minuti dopo arriva un’altra buona occasione con Immobile, Scuffet para ma in ogni caso si alza la bandierina del guardalinee. A un passo dal 40’ Nandez si regala un duro intervento gratuito su Luis Alberto, Di Bello non punisce l’uruguaiano. Quattro minuti dopo ha un’altra occasione Luis Alberto, ma lo stop spalle alla porta è complesso e il pallone finisce alto sopra la traversa.
Di Bello concede un minuto di recupero ma poi sceglie di prolungare l’extra time. Immobile fa fallo su Mina e viene ammonito, sulla punizione è miracoloso Provedel a negare il gol a Lapadula, che poi chiede a gran voce un rigore inesistente. Per arbitro e var non c’è nulla e si va all’intervallo. Prova allora a cambiare qualcosa Ranieri: dentro Dossena e Luvumbo, fuori Azzi e Viola. Le mosse sembrano dare qualche frutto: il Cagliari parte aggressivo e mette in difficoltà la Lazio, che rischia al 47’ su un cross di Luvumbo per Nandez. Passano due minuti e arriva il raddoppio della Lazio: Felipe Anderson porta palla e gira per Isaksen che calcia impegnando Scuffet. La respinta è laterale ma non abbastanza: Immobile si avventa sul pallone e fa 2-0, tornando a segnare su azione e raggiungendo quota 200 in Serie A.
Il doppio vantaggio dura due minuti: la Lazio permette a Luvumbo di servire Gaetano che da lontanissimo trova una traiettoria imparabile per Provedel. Al 52’ Makoumbou viene ammonito per un fallo su Gila, due minuti dopo bravo Marusic a servire Immobile, ma il capitano cicca il pallone e manda sul fondo. Al 60’ si rivede il Cagliari: Makoumbou calcia, Provedel risponde presente. Ma il portiere della Lazio si esalta ancora un minuto dopo, quando toglie dalla porta un’altra conclusione dalla distanza di Gaetano. Al 62’ Sarri toglie Immobile e Luis Alberto per Castellanos e Vecino, due minuti dopo risponde Ranieri con Augello per Obert. È la Lazio però a colpire al 65’: Isaksen lancia Castellanos nello spazio, l’argentino gira per Vecino che apre poi per Felipe Anderson. Il brasiliano si accentra e calcia, la deviazione di Zappa lo aiuta a mettere fuori causa Scuffet per il 3-1 biancoceleste.
Tre minuti dopo viene ammonito Romagnoli: diffidato, salterà la gara col Bologna. Al 73’ è ancora stento Provedel su Luvumbo dopo uno scivolone di Cataldi a centrocampo. Un minuto dopo chiude i cambi Ranieri: Wieteska e Pavoletti per Mina e Lapadula. Al 74’ Marusic riceve un colpo alla testa, Di Bello non ferma il gioco e il Cagliari sfiora il gol. Grave errore dell’arbitro, che poi invece di chiedere scusa va a brutto muso su Isaksen che aveva chiesto di fermare il gioco. Cambia ancora Sarri al 78’: fuori Cataldi, dentro Kamada con Vecino che si sposta da vertice basso. Altro cambio all’84’: fuori Isaksen per Pedro. Molto vivace il giapponese, che all’85’ sfiora anche il gol: bella azione sulla fascia sinistra, si accentra saltando due uomini e va a calciare ma trova il palo esterno.
Ispiratissimo Kamada che a un passo dal 90’ prima recupera in fase difensiva e poi sventaglia benissimo per Felipe Anderson, impreciso però nel passaggio a Pedro. Cinque i minuti di recupero concessi, Felipe Anderson spreca un quattro contro due e costringe Vecino al fallo tattico e al giallo. Ma conta il giusto: la Lazio torna a vincere e ottiene tre punti pesantissimi, ma soprattutto torna a far vedere tanta produzione offensiva pur sprecando qualcosa di troppo. Nel finale corrida in campo: espulso Aresti. E ora testa alla notte di gala contro il Bayern Monaco.
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