Lo Stadio Olimpico è pronto ad accogliere di nuovo la Lazio in Champions League, quando alle ore 21:00 i ragazzi di Sarri affronteranno l'Atletico Madrid. Non sarebbe una serata così magica senza il volo del simbolo Olympia, pronta ad inaugurare anche la sfida contro i Colchoneros. L'aquila biancoceleste, in volo da 13 anni prima dei match all'Olimpico, il simbolo che Juan Bernabé, falconiere biancoceleste, ha raccontato ai microfoni di Marca.
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Bernabé si racconta: “Olympia, il simbolo vivente della Lazio. I tifosi…”
"È un momento inedito ed emozionante di cui i tifosi non si stancano, vedono in volo un simbolo vivente della Lazio. Mi sento come un centurione quando entro alle Olimpiadi, vista la storia associata al club alle aquile, il mio cuore batte forte e ho molta responsabilità" - racconta - "C'è una leggenda secondo cui se l'aquila fa tre giri la squadra perde e se ne fa quattro vince. Successe anche che fece cinque giri e la squadra perse".
Per Bernabé tutto nacque ai tempi di Lisbona, quando l'aquila Victoria inaugurò lo Stadio Da Luz del Benfica, davanti a 75.000 tifosi. Da quel momento, tanti grandi personaggi del calcio si sono affidati a lui. "Trapattoni, Quique Flores, Koeman, Fernando Santos, Inzaghi, Maradona, Eusebio Stoichkov, Luis Alberto" - racconta con orgoglio il falconiere.
"I tifosi sono come parte delle tribù antiche, si dipingono la faccia, utilizzano il fuoco quando cantano... Il calcio è unito da sentimenti storici e l'aquila sa creare momenti importanti" - prosegue Juan. Che poi rivela come grazie alla sua esperienza è riuscito a portare allegria a tante persone: "Riesco a fare felici le persone bisognose, vado negli ospedali oncologici e mi sento bene a fare gesti di solidarietà".
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