Amarcord Lazio: il 28 dicembre 1905 nasceva a Roma Fulvio Bernardini

E’ stato il primo calciatore della Lazio a essere convocato in Nazionale. Ed è stato il primo allenatore a vincere un trofeo sulla panchina biancoceleste. Il 28 dicembre 1905 nasceva a Roma Fulvio Bernardini. Arrivò alla Lazio giovanissimo, come portiere dell’Exquilia. Ma ben presto - anche a causa di uno scontro di gioco piuttosto pericoloso - cambiò ruolo, dimostrando le sue eccelse qualità anche come giocatore di movimento. Con la Lazio rimase fin quando iniziò a rivendicare uno stipendio da professionista. Scontratosi con la dirigenza laziale, passò all’Ambrosiana per un paio di stagioni prima di tornare a Roma, dall’altra parte del Tevere.

Ma sul finire degli Anni ’50, ricomposta la frattura con la dirigenza biancoceleste, tornò alla Lazio come allenatore conquistando la prima storica Coppa Italia del 1958. Era la squadra del capitano Bob Lovati, portiere di sicura affidabilità, e di Humberto Tozzi, centravanti brasiliano pagato a peso d’oro. Era la Lazio di Janich, Carradori, Lo Buono, Pinardi, Pozzan, era la squadra di Bizzarri e Tagnin, ma anche e soprattutto di Maurilio Prini che realizzò la rete decisiva nella finale contro la Fiorentina. Da allenatore vinse qualche anno dopo lo scudetto sulla panchina del Bologna grazie allo spareggio contro l’Inter disputato allo Stadio Olimpico. Nell’occasione, la Lazio mise a disposizione di Bernardini il centro sportivo di Tor di Quinto per preparare la finale.

Fulvio Bernardini fu un punto di riferimento per molti allenatori, tra cui Tommaso Maestrelli. I due si erano conosciuti nella Roma, ai tempi in cui Fuffo allenava la squadra giallorossa e Tom ne era il capitano. La stima rimase immutata, e nel corso degli anni divenne una solida amicizia. Oltre alle due squadre romane, Bernardini allenò anche la Fiorentina, con la quale vinse il primo scudetto del sodalizio toscano, e la Sampdoria. Dopo i Mondiali del 1974 Fulvio Bernardini venne nominato - pro tempore - Commissario tecnico della Nazionale Italiana. Bernardini indicò Tommaso Maestrelli quale suo degno successore. Ma il destino decise di cambiare il copione della storia.