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Bertotto: “La Lazio ha una rosa di livello e Sarri è un grande allenatore”

Maurizio Sarri

L’ex difensore interviene ai microfoni della radio ufficiale della società sul possibile arrivo di Maurizio Sarri in panchina

redazionecittaceleste

Ha speso quasi l’intera carriera a Udinese, con quattrocentoquattro presenze e sette goal con i friulani, Valerio Bertotto. L’ex difensore, oggi allenatore - ultima esperienza tra agosto e novembre 2020 all’Ascoli - è stato intervistato dalla radio ufficiale biancoceleste. Argomento principale Maurizio Sarri: oggi potrebbe essere il giorno decisivo per il futuro della panchina biancoceleste, qui tutti gli aggiornamenti. Di seguito le parole di Bertotto.

 Adam Marusic

Su Sarri

Negli ultimi giorno ho letto spesso il nome di Sarri essere accostato alla Lazio. Maurizio è un grande allenatore e ha dimostrato di avere ottime idee di calcio. Ha fatto cose assolutamente straordinarie con il Napoli e poi ha dimostrato di avere continuità vincendo anche con la Juventus dopo il Chelsea. Capacità e motivazioni, per un allenatore come lui, non mancano di certo. Con lui, la Lazio prenderebbe sicuramente un grande allenatore. Si viene sempre a creare un valzer allenatori quando tutte le big decidono di cambiare. Penso che questa cosa sia un bene per tutto il panorama calcistico, permette a chiunque di avere la propria chance. Penso che la rosa della Lazio sia assolutamente di primo livello, ci sono giocatori che nel corso degli anni hanno dimostrato il proprio valore. Sono stati bravi tecnico e Società nel trovare continuità, creando sempre una filosofia nuova facendo crescere tutti. Chi arriverà al posto di Inzaghi, troverà una grande squadra con cui lavorare”.

Sulla difesa

Difesa a 3 o 4? Se sei un calciatore mediocre, ti adegui alle situazioni che ti fanno paura. Se invece sei un giocatore di livello e c'è un progetto tecnico importante, devi saper interpretare più ruoli. Marusic mi ha sorpreso molto, ha giocato praticamente in tutti i ruoli della difesa. Quando emergono le qualità dei calciatori nel roso degli anni, penso che i ruoli diventino un po' anacronistici. Anche se ovviamente prima di tutto conta l'organizzazione generale di una squadra”.