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Focus Lazio – Udine, ostacolo determinante nel percorso di crescita

redazionecittaceleste

La squadra è chiamata a una prova impegnativa. Nonostante le numerose assenze, serve una prestazione convincente

Maurizio Sarri attende la Lazio al varco. "La squadra la valuterò a Udine perché sono convinto che la Lazio, a prescindere dal risultato, la partita in Europa League la farà". Le proiezioni del tecnico laziale sull’impegno di Oporto sono state azzeccate, ma ora la formazione biancocleste è chiamata ad affrontare l’esame più complicato. L’impegno contro l’Udinese di domenica sera è un appuntamento ostico, sia dal punto di vista mentale che fisico. Si torna a giocare a distanza di settantadue ore dall’ultima partita. La sfida ravvicinata - oltre all’aspetto fisico - preoccupa l’allenatore sotto il punto di vista mentale: la Lazio nell’ultimo periodo sembra aver superato questo step, ma per valutare la squadra serve ancora un esame.

La sfida del Friuli presenta numerose insidie. Al di là dell’avversario, desideroso di riscattare il crollo palesato contro il Verona, la Lazio dovrà risolvere numerosi problemi all’interno del proprio schieramento. A Oporto sono riapparsi i fantasmi difensivi che hanno caratterizzato - fin qui - buona parte della stagione. La prestazione dei singoli è andata a inficiare quella del collettivo, le poche distrazioni del reparto arretrato hanno vanificato il buon lavoro portato avanti dalla formazione laziale per gran parte della sfida in terra portoghese. A Oporto almeno tre giocatori sono usciti dalla partita nel momento decisivo, condannando la squadra a una sconfitta immeritata.

L’avversario di domenica sera non sarà dello stesso livello del Porto, ma la Lazio dovrà fronteggiare le numerose assenze che caratterizzeranno lo schieramento iniziale. Mancheranno cinque titolari, e non sono pochi: Lazzari, Acerbi, Leiva, Luis Alberto e Immobile. Escludendo il terzino, mancherà di fatto tutto l’asse centrale della formazione. Lazzari, Leiva e Luis Alberto hanno avuto il merito di riprendersi il posto da titolare, Acerbi e Immobile non sono mai stati messi in discussione. Per giunta, in difesa e in attacco mancano le alternative, tanto da rendere l’organico numericamente inadeguato. In apparenza l’orizzonte è pieno di insidie, ma la Lazio - con una buona prestazione - potrebbe tornare a riveder le stelle.