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Cataldi: “Sono figlio della Lazio, un amore ricambiato. Il gol al derby è…”
Intervenuto nel corso di una puntata di "Lazio vs Roma - La guerra eterna", speciale dedicato alla stracittadina romana realizzato dal canale Youtube Prva Insta Televizija, Danilo Cataldi ha parlato della sua esperienza in biancoceleste e le sue emozioni legate a momenti unici della sua carriera alla Lazio come il derby della Capitale e non solo. Queste le parole di Cataldi: "Sono figlio della Lazio. La Lazio mi ha mi ha dato tutto. Mi ha cresciuto fin da piccolo. Quando sono entrato nel settore giovanile, facendo tutta la trafila, è stato qualcosa di importante che mi sono portato per tutta la vita. Sono cresciuto insieme alla Lazio, un amore poi ricambiato.
Gol al derby? Sono corso verso la Curva Nord. Per un ragazzo romano e laziale come me è un cerchio che si chiude. Ho giocato i derby di categoria fin da piccolo, farlo all’Olimpico in Serie A era un sogno che avevo nel cassetto. E che si è avverato. Non è una partita normale, né per chi la gioca e né per chi la vive da fuori. È un rapporto necessario in questa città. Qualcuno dice che sia una cosa provinciale, ma a noi un po’ serve. Da quando sei ragazzo ti porti dentro queste cose: andare al bar la mattina, chiamare l’amico e prenderlo in giro. Credo che in poche altre piazze si possa vivere una partita in questo modo.
È bello quando la gente canta il tuo nome, come dopo un gol al derby. Magari sei riuscito a trasmettere qualcosa a tutti, ti senti orgoglioso da dentro al campo. È una sensazione davvero difficile da spiegare, vuol dire che hai dato e lasciato qualcosa. E non solo come calciatore. Con Milinkovic siamo stati compagni per tanti anni, mi ci sento ogni tanto. Lui sa cosa penso di lui come ragazzo e come giocatore, l’anno che se n’è andato ci è mancato. So che sta bene, sono contento per lui.
Mihajlovic? È stato un grande uomo, ho avuto la fortuna di conoscerlo anche se per poco. Penso che quando hai il rispetto di tante tifoserie, come persona sei andato oltre e hai lasciato il segno. È stato una persona per bene nel mondo del calcio, aveva il rispetto di tutti, ha lasciato qualcosa e non solo a livello di campo. Per la Lazio è stato un giocatore importantissimo".
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