cittaceleste news Cesar: “Primo anno complicato, poi Atalanta-Lazio: fu una svolta personale”

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Cesar: “Primo anno complicato, poi Atalanta-Lazio: fu una svolta personale”

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Le dichiarazioni dell'ex esterno biancoceleste, che ha ripercorso alcuni momenti salienti della propria esperienza con la maglia della Lazio
Edoardo Benedetti Redattore 

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello SportCésar Rodrigues è tornato a parlare della Lazio in vista del match odierno contro l'Atalanta, in programma alle ore 18:00 alla New Balance Arena. Il brasiliano ha ripercorso i momenti salienti della sua esperienza biancoceleste, tra cui proprio una sfida contro la Dea, datata 2002, decisa da un suo gol, che gli permise di trovare più spazio nella Capitale. Queste le sue parole: "La partita giocata a Bergamo contro l'Atalanta il 6 ottobre 2002 ha rappresentato per me una vera e propria svolta.

Posso dire, senza timore di essere smentito, che quella gara mi ha aperto in modo definitivo le porte della Lazio. Io ero reduce da un primo anno complicato, che aveva portato molti tifosi a chiedersi se il mio fosse stato un acquisto giusto. Quel periodo fu fondamentale per far ricredere gli scettici e far capire che potevo essere un giocatore da Lazio. A Vigo di Fassa, durante il ritiro, mi fermo per infortunio e non trovo spazio. A inizio stagione la squadra non va: esonerano Zoff e arriva Zaccheroni.

Io ho cominciato a trovare spazio solo nella parte finale della stagione. Ma ho dovuto lavorare tantissimo. A sinistra, nel mio ruolo, la Lazio aveva già Stankovic, quell'estate poi comprarono Sorin, che era il titolare dell'Argentina e Manfredini. Mancini fu molto onesto con me e mi disse che partivo come quarta scelta. Io feci fatica ad accettarlo, perché sapevo di stare bene e sapevo di aver fatto un ottimo ritiro pre campionato.

La prima partita, Lazio - Chievo, Mancini mi mand ain tribuna insieme a Colonnese. Io il lunedì successivo andai dal presidente Cragnotti e gli chiesi di essere ceduto. Ma lui mi bloccò. Atalanta-Lazio? Io pensavo di giocare ancora centrocampo ma Mancini decise di schierarmi come terzino. Giocai quella partita come se fosse un esame per me: sapevo di giocarmi molto e feci un'ottima prestazione. In più segnai il gol vittoria dopo uno scambio con Stankovic. Alla fine di Atalanta - Lazio ero convinto di essere ormai diventato un titolare fisso...".