Che fine ha fatto Pellegrini? Buio pesto per l’ex Juve, ma ora…

Un ritorno cercato e voluto quello di Luca Pellegrini alla Lazio. Il giocatore, che non ha mai fatto mistero della sua fede biancoceleste, ha fatto di tutto per tornare a Roma dopo la parentesi di sei mesi dello scorso anno sugellata con un entusiasmante secondo posto in campionato. Quella Champions League che ha contributo a conquistare, Pellegrini, voleva tenersela ad ogni costo e se l’è ripresa. Ed è stato paradossale che sia stata proprio la Champions – nello specifico, la gara contro l’Atletico Madrid – a mettere fine alla titolarità dell’ex Juventus. Il quale, da allora, ha visto pochissimo il campo. In totale, fino ad ora, sono solamente 222 i minuti giocati.

I motivi tattici

I motivi sono squisitamente tattici. Non c’è una bocciatura al giocatore dietro questo rendimento così centellinato. Maurizio Sarri, infatti, è solito prediligere terzini difensivi che assicurino copertura in almeno una delle due fasce. Ecco perché non rinuncia mai ad uno traMarusic e Hysaj o, addirittura, a nessuno dei due. Spesso li vediamo insieme dal primo minuto perché, nelle idee del mister, riescono a garantire equilibrio alla squadra. E poi, quando bisogna offendere, c’è Manuel Lazzari che viene da un pedigree più lungo targato Sarri. Un pedigree a cui, evidentemente, deve sottoporsi anche Pellegrini.

La speranza dopo la sosta

Un terzino troppo offensivo, insomma. Lo ha detto lo stesso Sarri in alcune dichiarazioni esternando, al contempo, una sorta di dispiacere per il poco utilizzo di Pellegrini. Dispiacere che potrebbe celare anche un auspicio: dopo la sosta il calendario della Lazio si presenta assai più abbordabile rispetto a quello, decisamente difficoltoso, che ha avuto finora. C’è un solo big match in programma – che però è in casa – contro l’Inter. Poi tutte partite che, sulla carta, sono giocabili. E chissà allora che, alla luce di questo, non possa tornare a trovare spazio anche Luca Pellegrini.

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