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Lazio News – Arrigo Sacchi: Nel 2015 Sarri fu a un passo dal Milan

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L'ex ct suggerì a Berlusconi di ingaggiare il tecnico. Ma il Presidente non lo fece. "Ma poi fu costretto ad ammettere di aver sbagliato...".

redazionecittaceleste

Chelsea, Juventus, Napoli, Lazio. Ma c’è stato un momento che Maurizio Sarri è stato piuttosto vicino al Milan. A rivelarlo è l’ex tecnico dei rossoneri Arrigo Sacchi, capace di rivoluzionare la storia milanista insieme al grandissimo Presidente Silvio Berlusconi. Ed è proprio l’ex ct della Nazionale - in un’intervista rilasciata alcuni giorni fa al quotidiano torinese La Stampa - a rivelare un aneddoto che avrebbe potuto portare l’attuale allenatore della Lazio all’ombra del Duomo. La storia risale al 2015, due anni prima che il Patron Berlusconi lasciasse la presidenza della gloriosa società milanese per passare di mano dopo ventuno anni di trionfi assoluti.

"Quando il dottor Berlusconi era ancora proprietario del Milan - afferma Arrigo Sacchi - gli suggerii di prendere Maurizio Sarri come allenatore. A distanza di quasi trent’anni - cioè da quando mi portò da Parma in rossonero - il Presidente avrebbe dimostrato ancora una volta di essere vent' anni avanti rispetto a tutti gli altri. Mi permisi di dirgli questa cosa. Ma in quell’occasione non mi diede retta. Non credo che la scelta fu dettata dalla convinzioni politiche di Sarri, opposte a quelle del dottor Berlusconi”. Probabilmente la scelta fu dettata da altri aspetti. Alla fine, sulla panchina rossonera arrivò l’attuale tecnico del Bologna Siniša Mihajlović.

Ma Arrigo Sacchi non tardò a prendersi una rivincita. I risultati ottenuti da Maurizio Sarri al Napoli impressionarono tutta l’Italia. "Di sicuro Sarri ha un carattere che poteva anche non piacergli - commenta ancora l’ex allenatore di Fusignano - quando andò al Napoli, facendo molto bene, il dottore Berlusconi ammise di essersi sbagliato. E, mi creda, sbagliare è un verbo che Silvio Berlusconi usa molto raramente”. Anche la scorsa settimana, Sacchi ha ribadito la sua stima nei confronti del tecnico della Lazio. “Ha un’idea di gioco, e le sue squadre hanno sempre mostrato la sua impronta. Alla Lazio le cose finora non sono andate benissimo, ma lo hanno ingaggiato per fare l’allenatore, non per fare i miracoli…”.