di Alessandro Antei
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Con i se e con i ma, David Silva alla Lazio: storia di un acquisto mai arrivato
Estate 2020. La Lazio aveva appena terminato il campionato al quarto posto, accedendo all'ambita Champions League, dopo 13 anni. Gli uomini dell'ex allenatore Simone Inzaghi, fino allo stop forzato causa Covid-19, avevano coltivato il sogno Scudetto. Nonostante la grande delusione di ciò che poteva essere ma poi non è stato, i tifosi biancocelesti erano convinti di poter dare il La ad un ciclo vincente. Un percorso iniziato nella stagione 2018-19, con la vittoria della Coppa Italia contro l'Atalanta (2-0) e proseguito con il successo in Supercoppa Italiana a Riad contro la Juventus (3-1).
Ovviamente, dal lato calciomercato, i sostenitori della prima squadra della Capitale si aspettavano un grande colpo. In stile Miroslav Klose. Igli Tare, al tempo Direttore Sportivo, si mette al lavoro: David Silva, centrocampista del Manchester City, decide di non rinnovare con il club inglese. L'avventura dello spagnolo in Premier League era giunta all'epilogo e, il 27 luglio 2020, la dirigenza biancoceleste allaccia i primi contatti con il fratello-agente del calciatore. Il ds albanese ne approfitta.
Una trattativa lampo, durata poco più di un'intera settimana. Il tempo di capire le intenzioni e la volontà dell'ex campione del mondo e il 4 agosto arriva l'offerta della Lazio: contratto triennale da 10 milioni di euro lordi, jet privato, casa nel cuore di Roma e altri servizi. Tre giorni dopo, nella Capitale sbarca Nandez Jimenez, il fratello-agente, per limare gli ultimi dettagli: viene raggiunta l'intesa totale. Manca solo un piccolo -ma non troppo- dettaglio: la firma sul contratto.
La dirigenza capitolina manda i contratti per posta. A Formello sono praticamente certi: David Silva vestirà la maglia biancoceleste. L'8 agosto, il giorno seguente, il padre dello spagnolo, Fernando Jimenez, lascia alcune dichiarazioni: "Confermo che la Serie A gli piace moltissimo e io sarei contento se firmasse per la Lazio. Roma è lontana, ma per lui sarebbe una grande occasione. È sicuro che non tornerà nella Liga, mi ha già spiegato in modo chiaro che una nuova avventura nel Valencia è da escludere. La decisione finale spetta ovviamente a lui. Ma so con certezza che giocare assieme a un altro spagnolo come Luis Alberto lo renderebbe contento."
Sembra in dirittura d'arrivo il grande colpo per la Champions League. Tuttavia, da questo momento, il sogno si trasforma in un incubo. Il 10 agosto arriva il primo rinvio: David Silva si allena con il Manchester City, ma del fratello non c'è traccia. Qualcosa non va: Igli Tare pretende chiarezza e vuole parlare con gli avvocati del calciatore. L'agente nega ancora la possibilità al direttore sportivo della Lazio. La società biancoceleste, messa alle strette, fissa una deadline: domenica 16 agosto 2020.
Il giorno arriva, ma non c'è traccia di una risposta del calciatore spagnolo, né tantomeno del fratello-manager. La dirigenza della Lazio, Igli Tare tra tutti, va su tutte le furie. Nel giro di 24 ore arriva lo smacco finale: "La numero 21 di Martin Odegaard ha già un nuovo proprietario. La Real Sociedad ha raggiunto l’accordo con David Silva per le prossime due stagioni, fino al 30 giugno 2022. Il giocatore, svincolatosi dal Manchester City, raggiungerà il gruppo già nel ritiro pre-campionato."
Dopo l'uscita del comunicato del club di San Sebastian, Igli Tare vuole esprimere tutto il suo disappunto, attraverso una nota ufficiale: "Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l'uomo". Non è mancata la risposta di Fernando Jimenez: "Ci sono stati contatti con i biancocelesti, ma anche con altre squadre. Mio figlio ha poi deciso di andare in Spagna. Non c’era nulla di chiuso, David è rimasto sorpreso dalla reazione del club."
Per il ritorno nell'Europa che conta, la prima squadra della capitale ha dovuto fare a meno di un grande campione ma, citando l'ex direttore sportivo, un piccolo uomo. Igli Tare, che mai si era esposto su una trattativa in corso come con David Silva, ha imparato che non bisogna mai dire gatto, se non ce l'hai nel sacco. Il campione spagnolo avrebbe potuto concludere la sua, meravigliosa, carriera nella Capitale: a causa di una firma mancata, il matrimonio è saltato. Tuttavia, non tutti i mali vengono per nuocere: in qualche maniera, la fumata nera ha fatto da apripista alla trattativa che ha portato Pedro Rodriguez nel club più antico di Roma.
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