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IL COMMENTO – Lazio senza difesa, gestione incomprensibile

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Le scelte iniziali sono discutibili, inutile l'ingresso in campo di Luis Alberto, Leiva, Pedro e Lazzari. E poi Immobile...

redazionecittaceleste

C’è modo e modo per uscire da una competizione. La Lazio lo fa nel modo peggiore. Arrendevole, disorientata, sfibrata nella mente e nelle gambe. La gestione dei minuti finali del primo tempo palesa ancora una condizione psicologica molto flebile, e un atteggiamento da squadra immatura. Oltre al danno, la beffa dell’infortunio di Immobile che ora rischia di fermarsi nel momento più importante della stagione. L’infortunio alla caviglia destra lo ha costretto ad alzare bandiera bianca; nelle prossime ore il giocatore effettuerà gli esami diagnostici, e bisognerà restare con le mani giunte e pregare. Perché di Immobile ce n’è uno, non esiste un sostituto all’altezza. Non esiste un sostituto.

La difesa ha mostrato ancora una volta le vecchie criticità. Hysaj ha dato il peggio di sé, agevolando il primo vantaggio rossonero dopo aver rotto la linea di difesa per una distrazione mortifera. L’albanese ha tenuto in gioco Leao, il resto delle responsabilità sono ascrivibili a Pepe Reina, mal posizionato in mezzo alla porta. Non sono andati meglio gli altri difensori. Luiz Felipe è con la testa altrove. Parte rimediando un cartellino giallo che condiziona la sua prestazione, poi si è perso Leao, successivamente si è scansato per non incorrere nel secondo cartellino facilitando il raddoppio rossonero. Patric non è andato meglio. Anche lui in balìa degli eventi, così come Marusic, che sul terzo gol si addormenta e non chiude la diagonale su Giroud.

Centrocampo e attacco sono stati disastrosi tanto quanto il reparto di difesa. Ma gli errori sono meno evidenti, e rischiano di passare sotto silenzio. La prestazione della mediana non è stata all’altezza della situazione, nella tempesta è affogato anche Milinkovic, solitamente capace di trovare energie e fosforo. La prova di Basic è stata disastrosa, quella di Cataldi in linea con quella dei propri compagni. L’ingresso in campo di Leiva e Luis Alberto è tardivo, i due giocatori entrano in campo quando la qualificazione è già archiviata. L’attacco ha offerto poco, Zaccagni ha provato a fare qualcosa di importante ma l’azione dell’ex veronese alla resa dei conti è stata poco incisiva.

Le scelte iniziali dell’allenatore sono apparse discutibili. Smontare la squadra vista a Firenze è stato un sacrilegio. E mandare in campo Luis Alberto, Leiva, Pedro e Lazzari quando il risultato era già ampiamente compromesso è difficilmente comprensibile. Forse era il caso di tirare i remi in barca, risparmiare qualche giocatore per altre battaglie, evitare rischi inutili. Se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo. L’infortunio di Immobile nei prossimi giorni terrà tutti con il fiato sospeso. La forte distorsione alla caviglia destra potrebbe escludere il centravanti dal doppio confronto con il Porto. E c’è chi va fiero del mercato appena concluso…