L’ex difensore biancoceleste Luigi Corino è intervenuto in mattinata in esclusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, per analizzare la partita di ieri e il momento della Lazio. Di seguito le sue parole.
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Corino: “La Lazio è ancora un ibrido, ma ho fiducia in Sarri. Su Immobile…”
Le parole dell'ex difensore biancoceleste sul momento della squadra di Sarri e su cosa aspettarsi per il futuro
Sulla Lazio e la partita
“Al momento la Lazio non è né carne né pesce, però è anche giusto sia così. Con l’arrivo di Sarri tutto è cambiato, quindi serviranno tempo e pazienza. Al di là del modulo, c’è un nuovo modo di giocare da assimilare: i difensori possono giocare anche 40 metri più avanti rispetto a quando c'era Inzaghi, così cambia tutto. Un difensore in più forse sarebbe anche servito, però non è questo il punto. Essendo cambiato sistema di gioco, bisogna aspettare la Lazio senza mettere pressioni. Sarà una stagione di transizione. Ieri la Lazio non è scesa in campo. A volte partite un po' strane capitano e ieri la squadra di Sarri non è proprio scesa in campo. Però con questo non voglio sminuire la forza del Milan, basta fare attenzione: Luis Alberto e Milinkovic hanno dovuto giocare sempre spalle alla porta. Ogni volta dovevano superare l'uomo per riuscire a trovare un po' di spazio. Così diventa molto complicato creare gioco, nonostante quello biancoceleste secondo me sia il miglior centrocampo del campionato”.
Immobile
“Su Immobile penso che non sia semplice rispondere. Ora gli si chiede spesso di legare il gioco, ha qualità incredibili che però dovrà un po’ cambiare. Si tratta di un grandissimo attaccante che è abituato però a giocare in profondità sempre: è un po’ come Pippo Inzaghi, un attaccante fortissimo con caratteristiche ben determinate. Io penso che comunque alla fine chiuderà il campionato con una ventina di goal, al momento non dimentichiamoci che paga anche una condizione fisica non ottimale. Dovrà fare l’ultimo step e legare di più il gioco. Ma questo discorso vale per tutti: la Lazio a oggi è un ibrido che arriva da cinque anni di Simone Inzaghi e di ripartenze. Si tratta di un passaggio che andrà fatto, io credo molto in Sarri perché è un grandissimo allenatore”.
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