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Lazio, Marcolin: “I giocatori non hanno capito quello che vuole Sarri”

Dario Marcolin

Il commento post gara di Dario Marcolin: una brutta gara da parte della Lazio che non ha ancora chiare le idee di Maurizio Sarri

redazionecittaceleste

I problemi in casa Lazio continuano. Il pareggio rimediato in casa contro l'Udinese è stato una mezza sconfitta e ancora una volta mister Maurizio Sarri è chiamato a raccogliere i pezzi e a ripartire. Il cammino è ancora lungo e la società sembra più che mai intenzionata ad affidarsi al proprio tecnico. Il momento buio passerà, almeno questa è la speranza. Del momento dei biancocelesti e non solo è tornato a parlare l'ex centrocampista Dario Marcolin. Questo il suo pensiero per Radio Incontro Olympia:

Stadio Olimpico

Sulla partita con l'Udinese

"Non mi aspettavo un primo tempo così. La Lazio ha i numeri peggiori legati ai primi quarantacinque minuti, proprio come la Sampdoria. A pressare così in alto gli avversari si rischia che la difesa venga saltata. C'è un problema tecnico. Il goal arriva sempre nel bene o nel male. Anche se le reti arrivate da manovre costruite sono veramente poche. Quindici partite, ventinove goal subiti: una media di due marcature prese ogni gara. Così non si va da nessuna parte. Sarri deve riflettere su questo. Il problema non è il risultato o la classifica, ma che prendi troppi goal. Solo otto nelle ultime due gare. A questo punto penso che i calciatori non abbiano capito nulla di quello che vuole il tecnico. Non può essere questa la Lazio e lo dico in modo costruttivo".

Sui singoli

"Quando hai un portiere che prende così tanti goal forse devi farti delle domande. Tuttavia, penso Reina non abbia sulla coscienza tutti i goal presi. Basic è un giovane con voglia e che è diverso dagli altri. Pensavo di vedere Radu centrale invece quando è entrato ha giocato terzino sinistro dirottando Hysaj al centro. Su uno come lui ci puoi mettere la firma. Ha l'esperienza necessaria per compattare la difesa. Nel goal di Molina mancavano gli esterni, i terzini sono troppo propensi ad andare avanti. Ci siano dei meccanismi che ancora non funzionano".