Al termine della gara odierna, valsa il secondo posto in Serie A alla Lazio, è intervenuto in conferenza stampa mister Maurizio Sarri, oggi squalificato e quindi in tribuna. Queste le sue parole.
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Empoli-Lazio, Sarri: “Traguardo non semplice. Voglio rimanere, mi basta…”
Come si migliora una Lazio così?
“L’unica preoccupazione che ho in questo momento è andare a casa, perché domani voglio andare a pranzo con la mia mamma che ha 90 anni. Poi in settimana se telefona il presidente si farà una riunione e si vedrà cosa si può fare”.
Vuole rispondere a chi aveva parlato di favori arbitrali?
“Come per l’allenatore del Napoli, risponde la classifica”.
Qua è partito il suo percorso alla Lazio. In questo biennio qual è la soddisfazione che ricorda con più piacere? Si aspettava di arrivare secondo?
“No, di arrivare secondi no. La speranza era migliorare la posizione dello scorso anno ed entrare in Champions, sapendo che non era assolutamente semplice. Qualche squadra ha fatto meno punti dell’anno scorso e noi siamo stati bravi ad approfittare. Voglio fare un elogio alla squadra, vedere l’ultimo allenamento dell’anno come hanno fatto loro ieri non mi era mai successo. L’ho detto a loro: avremo tanti limiti e difetti, ma ci meritiamo il secondo posto”.
Ha incontrato Lotito? Cosa si può dire ai tifosi della Lazio per la nuova squadrA?
“Non abbiamo neanche iniziato. Il presidente era concentratissimo e voglioso di arrivare al secondo posto, questa settimana ha pensato solo alla partita. E ha detto che alla fine della gara ci saremmo sentiti per organizzare il mercato”.
Cosa pensi del polverone mediatico intorno a Mourinho?
“Mi prendi impreparato, non leggo niente. Televisione? Se vedo un campo verde guardo, se vedo uno studio televisivo cambio”.
Questo secondo posto è una delle imprese più grandi della sua carriera?
“Era molto più difficile arrivare secondi con la Lazio che vincere l’Europa League col Chelsea. Lo Scudetto alla Juve non è stato facile perché come si è visto era un gruppo a fine ciclo. L’unica esperienza, non vincete ma che è andata via liscia, è stata Napoli. È stato un percorso più facile, anche si son fatte cose straordinarie. Qui le difficoltà sono state tante, il percorso è stato lungo, sperando che non sia concluso e che ci siano margini per fare qualcosa di più”.
C’è una priorità oggi nel costruire la rosa del prossimo anno?
“Non è semplice dirlo così, se non sai quali giocatori rimarranno sicuramente. Se vogliamo rimanere competitivi c’è da allargare la rosa degli attaccanti, su quello non ci sono dubbi: così non si possono fare due o tre competizioni. Abbiamo cambi sulla linea difensiva, come si è visto anche stasera: non ci sono grandi problemi. Ma le partite si vincono davanti, per essere competitivi gli attaccanti devono essere freschi”.
Che idea si è fatto dell’Empoli?
“Squadra bella, vivace e frizzante. Sono calati dopo il gol, ma l’ultima di campionato è difficile senza obiettivi. Ma li ho seguiti spesso, mi sono sembrati una squadra bella e viva. L’ultimo periodo è stato eccezionale, prima di stasera erano arrivati filotti importanti contro squadre che forse negli ultimi mesi hanno perso solo qui. Hanno fatto il solito miracolo di Fabrizio Corsi (ride, ndr)”.
Quali sono le cose che non vorrebbe più rivivere di questa stagione?
“Questa stagione per me è stata difficile, e basta. Poi i motivi li dirò al presidente, però alla Lazio sto benne e la lazialità mi piace. Basta che ci sia un minimo di base e io resto volentieri. Abbiamo fatto le ultime due partite in un clima straordinario, forse i tifosi andavano solo risvegliati: stanno tornando fuori per il popolo che sono”.
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