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ESCLUSIVA – Barchiesi: “Insulto a 50mila Laziali! Ho un sospetto…”

Massimo Barchiesi
Giornalista RAI, Massimo Barchiesi ha fatto il punto della situazione sul momento Lazio. Ecco il suo pensiero
Stefania Palminteri Redattore 

Il giornalista e radiocronista di radio RAI Massimo Barchiesi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.it per dire la sua rispetto al momento dei biancocelesti, dopo la grave sconfitta contro il Lecce. Ecco le sue parole: "La stagione della Lazio è finita nella maniera più beffarda, ma forse al tempo stesso anche nella maniera più logica. Perché il settimo posto finale credo che sia la giusta collocazione in classifica di una squadra assai povera dal punto di vista tecnico. Una squadra che ha un solo campione in squadra, ovvero Pedro. L'ultimo a arrendersi davvero, l'ultimo che ci ha messo l'anima e che è uscito dal campo con la maglia sudata al termine della partita contro il Lecce".

"Parliamo di una partita che passerà alla storia per quella che ha macchiato un'intera stagione. Stagione che fino ad un certo punto sembrava esaltare questa squadra, questo gruppo, questo allenatore. Ha fatto esaltare anche i tifosi biancocelesti che ad un certo punto hanno giustamente creduto - nonostante sia l'unica tifoseria a cui non è lecito sognare - che fosse possibile la Champions League. E' stato fatto, però poi alla fine i nodi vengono sempre al pettine ed è emerso quello che un po' tutti, quelli che erano più realisti, avevano intuito. Ovvero una squadra che non aveva un regista, non aveva un 10. Aveva dei terzini inaffidabili per un motivo o per un altro, un attaccante, una punta centrale che non è assolutamente un bomber. E alla fine è successo l'imponderabile perché la Lazio ha perso anche l'Europa, anche l'Europa più modesta, quella della Conference League".

"E qui bisogna fare un grave e grosso rimprovero ai giocatori, perché io non so, visto l'atteggiamento mostrato in campo, qualche sospetto si potrebbe anche avere. Ad alcuni forse non interessava andare in Conference, ma sarebbe un ragionamento completamente sbagliato, perché la storia europea della Lazio è quella che è. Soprattutto se dobbiamo tornare indietro all'era Cragnotti per ricordare momenti gioiosi in Europa di questa squadra. Ma dopo Cragnotti il buio totale. E' un peccato perché è stato anche un'insultao ai 50.000 che si sono recati allo Stadio Olimpico per salutare la squadra nell'ultima gara stagionale".

"La situazione di Baroni mi sembra molto chiara. Adesso verranno accollate tutte a lui le responsabilità, ma questo è un film che già abbiamo visto in passato e non è giusto, perché è vero che qualche errore magari nel finale di stagione l'ha commesso. Soprattutto un esempio su tutti è quello forse che rimane più alla mente dei tifosi della Lazio e che riguarda la gestione dei calci di rigore in occasione della gara contro il Bodo, che è stato un po' lo spartiacque della stagione perché da quel momento in poi la Lazio ha voltato pagina, ma non in avanti ma indietro.

Però è ingiusto secondo me dare tutte le responsabilità a Baroni. Il suo cammino alla Lazio credo sia finito, adesso se sia giusto o meno cambiare non lo so, ma credo che per il bene di Baroni forse sia giusto andare via. Ringraziandolo per il gran lavoro che ha fatto, perché ha fatto un grandissimo lavoro in condizioni oggettivamente molto complicate, soprattutto quando nel mercato di gennaio, quando c'era la possibilità di potenziare questa squadra dal mercato, è arrivato il nulla, ancora una volta, per l'ennesima volta, il film è già visto anche questo. Penso che Baroni andrà via dalla Lazio e adesso scatterà la nuova caccia all'allenatore, ma sappiamo che questo presunto progetto triennale è già fallito al primo anno".