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ESCLUSIVA – Bellinazzo: “Boom Lazio in Borsa? Speculazioni…”

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Il giornalista de "Il Sole 24 Ore", Marco Bellinazzo, ha fatto chiarezza sul titolo in Borsa della Lazio in esclusiva ai nostri microfoni
redazionecittaceleste

Di Tommaso Petti

I risultati sportivi della Lazio non decollano, ma il titolo in Borsa cresce di valore. Nell'arco dell'ultimo mese il titolo è cresciuto fino a un rialzo del 40%, in un anno è stata superata addirittura la soglia del 50% di crescita del valore. Eppure, le frequenti oscillazioni di mercato in relazione al titolo in Borsa hanno tenuto banco negli scorsi giorni in casa Lazio. Per fare luce su quanto accaduto nelle scorse ore e per chiarire cosa ci sia dietro al boom del titolo della Lazio in Borsaè intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore. Queste le sue parole.

Il core business di una squadra di calcio, tendenzialmente, sono i risultati sportivi di questa. Come spiega la dicotomia tra le vicende di campo della Lazio e la crescita del titolo in Borsa?

“Oggi, per quello che è stato lo sviluppo dell'industria sportiva, si deve creare il giusto equilibrio tra la parte economica e quella sportiva. Quest'ultima è certamente il driver, l'elemento che pesa maggiormente sull'andamento di un'azione, ma il lato aziendale deve essere pronto a far leva sui risultati sportivi o, eventualmente, a minimizzare l'impatto negativo degli stessi risultati. Spesso c'è un fenomeno di speculazione, che spesso prescinde dai risultati sportivi ed economici del club.

Bisogna prestare attenzione su queste letture, perché, lo ripeto, sui mercati c'è una piccola percentuale del club, che non ne determina il controllo. Quindi non dico che il valore del titolo in Borsa è astratto rispetto al reale valore di un club, ma la corrispondenza dei due valori è meno ferrea di quanto normalmente non sia per tutte le altre aziende. In Borsa c'è mediamente un 10 o 15% delle quote dei club quotati - nel caso della Lazio un po' di più -, quindi basta poco affinché si registrino incrementi apparentemente significativi. Ma in realtà il fenomeno è più circoscritto in termini relativi”.

Due giorni fa, in una giornata complessa per le borse europee, le azioni chiudono con un rialzo del 9% circa. Ieri, invece, con un ribasso pari a -6,58%. C’è una spiegazione effettiva? O sono normali oscillazioni di mercato?

“Per come la vedo io, a meno che non ci siano comunicazioni ufficiali - che, chiaramente, una società quotata non fa in relazione al fatto che non c'è nulla di sostanziale dietro -, è una semplice manovra di speculazione, sia per i volumi bassi che per il livello di oscillazioni. Nel senso che è aumentato il valore perché c'è stato un acquisto e chi ha comprato quelle azioni le ha vendute per guadagnarci. Mi sembrano più manovre di carattere finanziario”.

Si dice che il titolo in Borsa della Lazio sia soggetto a volatilità: perché?

“Nel caso della Lazio, ma più in generale dei titoli in Borsa delle squadre di calcio, bisogna fare attenzione. Nel senso che il flottante che è in Borsa, cioè la quota effettivamente disponibile sul mercato, è limitato, molto basso. Questo significa che i movimenti legati alle azioni, anche di piccolissime percentuali, dati i volumi bassi, tendono a riflettersi su incrementi o riduzioni del valore molto significative. Per quello che possiamo interpretare dall'esterno, la situazione sembra rispondere a questa logica”.

Come ha influito l’ipotesi - sempre smentita da Lotito - di un’ipotetica cessione del Club sul titolo?

“È chiaro che se dietro non c'è una reale trattativa abbia fatto bene a smentire tempestivamente per evitare questo tipo di speculazioni. È evidente che quando ci sono queste voci - ed essendo così basso il flottante - ci può essere sempre chi tenta la fortuna e fa operazioni di Borsa in funzione di queste ipotesi. Ci può essere una correlazione, anche se è difficile stabilire quanto abbia pesato. Ricorrendo alla logica di mercato, non si può negare che queste voci influiscano e magari escano proprio perché si dia luogo a manovre speculative.

Non a caso la Consob vigila strettamente su questi casi. E' difficile dire di più, anche essere dentro questi fenomeni. Le manovre in Borsa sono sempre piuttosto delicate. Le comunicazioni ufficiali si fanno solo quando si superano certe quote di controllo e c'è un lasso di tempo in cui puoi stare nascosto. E' difficile farsi un'idea, quando c'è l'obbligo di una comunicazione, che scatta periodicamente, le cose sono ovviamente più chiare. Capitano queste situazioni, è successo sia alla Roma che alla Juventus, in passato”.