di Alessandro Antei
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ESCLUSIVA – Falconero: “Non sarà una stagione anonima. Il Flaminio sarebbe…”
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Davide Persiani, tifoso biancoceleste noto sui social come Falconero - dove può contare quasi mezzo milione di follower complessivi - è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste. Lo youtuber e streamer ha analizzato vari aspetti attuali della Lazio, dal ritorno di Maurizio Sarri al sogno Flaminio. Di seguito il suo pensiero.
Il ritorno di Maurizio Sarri è stato accolto positivamente dall’ambiente biancoceleste, è stata la scelta giusta?
"Il ritorno di Sarri è l’unica nota lieta di un periodo tanto difficile. È stata una scelta corretta perché il suo percorso in biancoceleste non si era chiuso nella maniera giusta: c’era spazio per una seconda parte di questa storia d’amore. Per come si sono messe le cose, il fatto che sia tornato, almeno a me, dà quel barlume di speranza per una stagione non proprio anonima. Se non ci fosse lui, avrei qualche timore in più."
La Lazio è l’unica squadra in Italia e in Europa a non poter operare in entrata. Questo momento di difficoltà, all’interno dello spogliatoio, può essere sfruttato positivamente?
"Tutto ciò che sta accadendo è effettivamente una cosa laziale: riporta alla mente grandi imprese del passato. Credo che questa stagione non avrà vie di mezzo: non mi aspetto una stagione anonima, da metà classifica. O sarà un’annata altamente negativa, cosa che non mi auguro, o molto positiva. Spero, ovviamente, che la Lazio possa fare un grande campionato."
Il club biancoceleste viene da due settimi posti consecutivi. Ogni anno si aggiunge una contendente per un posto in Europa. Dal punto di vista tecnico, realtà come Bologna, Fiorentina e Como hanno già superato la Lazio?
"È difficile dirlo. Sicuramente la concorrenza è molto agguerrita quest’anno e ad un tifoso sorge spontaneo porsi questa domanda. La storia, tuttavia, ci insegna che molto dipende anche dal tecnico. Un allenatore può essere in grado di estrapolare il grande potenziale nascosto. Nella rosa della Lazio ci sono elementi che hanno ancora margini di sviluppo e avere Sarri in panchina, anche in questo senso, ci offre maggiori opportunità per placare delle lacune e scoprire il talento latente di alcuni calciatori."
La rosa sarà la stessa dello scorso anno. C’è un giocatore a cui tecnicamente affideresti la ripartenza? Ti aspetti qualche sorpresa?
"Ripongo tantissime speranze in Dele-Bashiru, sono molto curioso di vedere come può svilupparsi sotto la guida di Sarri. Oltre a lui, un’altra sorpresa potrebbe essere Noslin. L’investimento è stato importante e magari sotto la guida del nuovo tecnico potrà dimostrare il suo reale valore. Il primo da cui ripartirei è sicuramente Nicolò Rovella. Personalmente è il giocatore a cui sono maggiormente affezionato. È molto legato all’ambiente e ha assorbito il concetto di lazialità in maniera sorprendente, considerando che è con noi da pochi anni. Di tutto il blocco, sembra l’elemento con i margini di crescita più ampi. Inoltre, con la permanenza di Cataldi, credo che insieme possano fare molto bene a centrocampo.
Su Belahyane, invece, ho idee incerte. Credo che sarà molto centrale negli schemi di Sarri ma non come mediano. Il tecnico toscano sembra voler puntare molto su Rovella in quel ruolo e di conseguenza il marocchino dovrà riadattarsi al ruolo di mezzala. Onestamente mi aspetto che possa fare il vice-Guendouzi o addirittura che possa giocarsi una maglia da titolare con Dele-Bashiru."
L'anno scorso Tavares è stato decisivo nella prima parte di stagione, ma gli infortuni lo hanno limitato sensibilmente nella seconda. Può essere un'arma in più?
"Per il terzino credo che possa essergli molto d’aiuto il fatto di giocare una sola gara a settimana. Sarà fondamentale la preparazione atletica, l’anno scorso sfortunatissima, ma sono convinto che sotto i dettami di Sarri crescerà molto calcisticamente. Mi auguro, inoltre, che a livello fisico non si ripetano le sfortune dello precedente annata, che lo hanno martoriato per gran parte della stagione."
Il sogno Flaminio, seppur a piccoli passi, sta prendendo forma. Quanto sarebbe bello per i tifosi averlo a disposizione entro il 2032?
"Lo stadio sarebbe una meravigliosa ricompensa per tutti gli anni difficili che stiamo attraversando. Poter ritrovare quel contesto e quell’ambiente così tanto sognato e desiderato è un qualcosa che i tifosi biancocelesti meritano tanto. Spero si possa fare il possibile per chiudere nel minor tempo possibile tutte le pratiche necessarie."
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