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ESCLUSIVA – Maestrelli: “Flaminio, ecco cosa sogno. Sarri? Mi sono scritto con…”
Un legame difficile da spiegare a parole quello che in casa Lazio lega Maurizio Sarri e Tommaso Maestrelli. Il tecnico biancoceleste non ha mai nascosto tutto l’apprezzamento per lo storico allenatore del primo scudetto, parlandone spesso pubblicamente e non solo. Lo sa bene il figlio di Tommaso, Massimo Maestrelli, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste: “Sono contento del ritorno di Sarri, mi fa molto piacere. Con lui ho un bel rapporto che non si è mai chiuso, lo scorso anno sono andato a trovarlo a casa sua in Toscana e siamo stati una giornata insieme. È stata una giornata bellissima”.
Poi, sui contatti con Sarri, Massimo Maestrelli spiega: “Durante l’anno poi ci siamo sentiti per un po’ di cose interessanti, nonostante fosse andato via da Roma abbiamo mantenuto il rapporto. Non ci siamo ancora sentiti dopo la firma, in questo periodo non volevo disturbarlo. Mi sono scritto però con la moglie Marina, ci siamo sentiti nelle due settimane antecedenti alla firma. Le ho detto che gran parte dei laziali sarebbe stata contenta di riaverlo a Roma, che aveva lasciato un’impronta e sarebbe stato bello finire il lavoro che era stato interrotto. Fortunatamente le cose sono andate bene, sono rimasto contento. E ora sicuramente con calma ci sentiremo”.
Infine anche un passaggio sullo stadio Flaminio, tema caro anche a Sarri. “Il primo ad aver accostato il Flaminio a babbo è stato proprio Sarri. Io sono rimasto contento, ma anche sorpreso: non mi aspettavo di sentirgli dire che avrebbe voluto finire la carriera alla Lazio nello stadio Flaminio intitolato a Maestrelli. È stata una gioia bellissima. Io sarei contentissimo per prima cosa dello stadio, vorrei figli e i nipoti possano vedere la partita in uno stadio come si deve. Penso accenderebbe molto entusiasmo nei giovani” spiega Massimo Maestrelli.
Quindi un augurio per ricordare non solo Tommaso Maestrelli, ma anche Sven-Goran Eriksson: “Il Flaminio ha sempre dato punti in più alla Lazio. Mi ricordo due partite, una con il Napoli di Maradona e una con l’Inter di Matthaus: vincemmo entrambe le gare con la spinta del pubblico, che portò la squadra a una vittoria così clamorosa. Sarei contento quindi per i giovani, sarebbe una casa meravigliosa. Ho visto il progetto ed è davvero bello. E poi non nego che mi piacerebbe tanto fosse intitolato al babbo, magari pensando anche a Eriksson, magari intitolandogli il piazzale. Sarebbe bello uno stadio Maestrelli con l’ingresso nel piazzale Sven-Goran Eriksson all’ingresso”.
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