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ESCLUSIVA – Lazio, Manfredini: “Zaccagni può rendere di più. Tra Auronzo e Formello…”
Di Francesco Nese
A circa un mese dall'inizio della Serie A 2025/2026, la Lazio è impegnata nel ritiro precampionato agli ordini di Maurizio Sarri. Dopo ben 17 anni la società ha deciso di abbandonare Auronzo di Cadore per sfruttare a pieno le strutture di Formello. Questo argomento è stato l'incipit dell'intervista a Christian Manfredini, ex centrocampista biancoceleste intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.
"Mi ricordo un posto bello, siamo stati bene. Credo di averne fatti due o tre. Siamo sempre stati accolti in maniera squisita, ricordo tanti tifosi che venivano a vedere gli allenamenti", ci racconta in merito al ritiro all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo. Tra Formello ed Auronzo, però, è inevitabile che ci siano delle differenze: "Sicuramente il caldo. Però ci sono anche dei pro: Formello è casa della Lazio ed i giocatori si sentono più a loro agio con i loro armadietti, le loro postazioni e le loro camere. È come se fossero a casa. Siamo abituati a vedere ritiri svolti fuori dalle strutture di un club, ma anche quelli fatti in casa non sono male. L'unico problema è il caldo, ma si può risolvere allenandosi in mattinata presto ed in tardo pomeriggio".
Ci siamo chiesti se, con il mercato in entrata bloccato, non fosse il caso di concentrarsi maggiormente sui giovani. Manfredini, tecnico delle giovanili dello Spezzano Albanese nella stagione 2017/2018 e responsabile del settore giovanile del Bassano nel 2020, ci ha risposto così: "Bisogna sempre concentrarsi sul vivaio, non solo quando le esigenze lo richiedono. In questo momento di transizione sicuramente si poteva guardare in casa. Non so se la Lazio ha dei gioiellini pronti per la Serie A, però si può provare a portare qualcosa in ritiro e vedere se qualcuno può essere pronto a fare il grande salto".
Infine, parlando di capitani del passato, abbiamo deciso di far tornare indietro nel tempo l'ex centrocampista biancoceleste: "Fernando (Couto, ndr.) era un leader, un giocatore di assoluto livello e ha giocato nelle migliori società. Luciano (Zauri, ndr.) e Tommi (Rocchi, ndr.) erano molto più vicini a me perché abbiamo vissuto tante stagioni insieme. Abbiamo più o meno la stessa età e condividevamo del tempo anche al di fuori del campo". Proiettandoci nuovamente nel presente, Manfredini ha detto la sua su Mattia Zaccagni: "È un giocatore che ha dimostrato di essere di un buon livello e secondo me ha le qualità per rendere molto di più. Se riesce ad avere una condizione fisica accettabile, secondo me, è un giocatore che può fare molto bene".
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